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La Roma vince facile a La Spezia, risolvendo a cavallo tra primo e secondo tempo una partita che era ed è stata una trappola per i giallorossi, e per poche ore almeno torna in zona Champions. Missione compiuta al Picco per i ragazzi di Mourinho poche ore dopo la grana Zaniolo, scoppiata con la decisione da parte del trequartista di non rispondere alla convocazione e di cambiare aria già a gennaio cercando di forzare la mano. Ma la sua assenza passa in secondo piano: ci sono Dybala e Abraham, e sono in grande spolvero, c’è anche El Shaarawy che segna da titolare sul campo in cui c’era riuscito per l’ultima volta partendo dal 1′. La Joya serve i due assist, il secondo all’attaccante inglese che nel 2023 ha cambiato passo: meravigliosa la rete con cui firma il raddoppio che di fatto chiude i giochi, mentalmente è recuperato e ora segna pure.
Non tutto è rose e fiori, ma le cose che funzionano generalmente bene in questa squadra lo fanno anche stasera contro uno Spezia estremamente spuntato dalle assenze di Nzola in avanti, fermato da un problema fisico, meno solido in difesa perché privo di Kiwior, venduto all’Arsenal, e Nikolaou squalificato, e in generale senza troppo mordente nonostante un Gotti combattivo che si presenta in panchina persino con le stampelle. La Roma passa di lato rispetto alle insidie che poteva riservare questa partita, è cattiva e non concede nulla, poi segna nei momenti più opportuni, a fine primo tempo e a inizio del secondo, non soffre quasi mai e l’unica nota negativa è la squalifica di Celik per la prossima partita. Ma questa Roma, se riesce a mettere da parte tensioni e polemiche interne, può davvero ambire alla zona Champions. Da giocare, fra un anno, con o senza Mourinho.
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