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La suggestione è di quelle in grado di far discutere. Perché se da un lato lo Stadio Flaminio rievoca stagioni passate di tifo e passione con le corse di Voeller e Giannini sotto una curva non più distante dalla pista d’atletica, dall’altro lo storico impianto di viale Tiziano offre numerosi punti interrogativi se inquadrato come alternativa al progetto di Tor di Valle targato Pallotta e Baldissoni. Secondo la Gazzetta dello Sport, però, quella del Flaminio è un’idea che sta prendendo sempre più piede nei progetti di Dan e Ryan Friedkin che gradirebbero un impianto in pieno centro e con una capienza di circa 45.000 posti. E lo scenario prospettato dalla rosea è il seguente. Il Flaminio è di proprietà del Comune che rischia una causa da parte del club giallorosso per i numerosi ritardi nell’iter dello stadio di Dan Meis e una rinuncia alla richiesta danni della Roma potrebbe portare ad un accordo, cioè alla concessione per 99 anni dell’impianto. Uno scenario comunque descritto non facile dalla Gazzetta che sottolinea i rischi per l’ordine pubblico (oltre ad una necropoli nel sottosuolo) presenti nell’area.
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