[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
Chris Smalling ha parlato in un’intervista al sito ufficiale della Roma a diverse settimane dal suo arrivo in Serie A nel club giallorosso. Il difensore, trasferitosi dal Manchester United, ha raccontanto il motivo della sua scelta di venire a giocare nella capitale. “Non ho mai scartato alcuna ipotesi, andare all’estero o meno, la cosa più importante era il club, a cosa ambisce, quali sono gli obiettivi stagionali e se sono in linea con ciò che voglio io – ha commentato Smalling -. Dopo aver parlato col mister sulla sua idea di gioco e su come mi avrebbe inserito, non ho avuto bisogno di altro. Poi penso che andare all’estero, in un Paese e una città di cui si parla un gran bene e in un club con una tifoseria meravigliosa… penso che sia un bonus non da poco poter giocare e sperimentare una nuova cultura”.
“Ho saltato le prime due partite, ma stare bene adesso e, tocchiamo ferro, per il resto della stagione vuol dire poter essere determinante in campo, e questo rende il passaggio più facile per quanto riguarda la conoscenza dei compagni dentro e fuori dal campo – ha continuato il difensore britannico -. La mia famiglia mi ha raggiunto e abbiamo anche preso casa. Tutte le questioni extra-campo stanno andando al loro posto, quindi spero che continui ad andare tutto per il meglio”.
[the_ad id=”668943″]
SU FONSECA – “Penso che sia molto intelligente. Abbiamo parlato per la prima volta al telefono, io ero ancora a Manchester e lui mi descriveva che tipo di difensore voleva, come le mie caratteristiche lo riflettessero e del fatto che mi volesse nella sua squadra. Me lo ha fatto proprio sentire, e una volta finita la chiamata, mi sono detto: ‘Facciamolo’. È bello lavorare con lui, credo che l’aggressività e il modo in cui vuole che giochiamo siano molto adatti a me. Inoltre, tutto lo staff ci incoraggia continuamente mostrandoci delle clip che descrivono su cosa e come dobbiamo lavorare e migliorare. Mi sembra di imparare qualcosa ogni giorno, mi sto trovando molto bene”.
SUL RAZZISMO – “Non credo che sia un problema solo dell’Italia, è un fenomeno in crescita anche in Inghilterra. Sembra più una cosa generazionale alla quale bisogna mettere un freno al più presto”.
[the_ad idf=”676180″]