Serie A

Roma, Santon: “Voglio vincere qualcosa con questa maglia. Fonseca? abbiamo un bel rapporto”

Davide Santon, Roma - Foto Antonio Fraioli

Il difensore della Roma Davide Santon, intervistato sui canali social del club giallorosso, ha spiegato come sta vivendo questo momento molto complicato a causa della pandemia di Covid-19: “Tutto bene dai, c’è un po’ di nostalgia ma speriamo che presto si sistemi tutto. Mi ritengo fortunato perché avendo un bel giardino riesco a passare del tempo all’aperto. Poi sono con la mia famiglia e abbiamo tempo da passare insieme. Niente grigliata a Pasquetta perché non bisogna sgarrare. Un po’ di cioccolata l’abbiamo mangiata ma niente barbecue quest’anno. Mi sto godendo la famiglia perché noi faccio un lavoro in cui sono sempre via. E’ un bene, fino a un certo punto… Ma quand’è che riaprono le scuole?”.

Santon ha militato anche nell’Inter, quindi conosce bene la città di Milano: “Sento parecchia gente, anche diversi giocatori dell’Inter. Noi siamo fortunati perché lì ci sono stati molti più casi. E’ dura ma speriamo che questo periodo passi presto perché così non si può andare avanti. Ormai mi sveglio sempre tardi così almeno la giornata finisce velocemente. Faccio un po’ di compiti con mia figlia, poi sto un po’ fuori, una passeggiata col cane, e la sera o un film con la famiglia o un po’ di playstation…”.

Il terzino italiano sta lavorando insieme alla squadra, seppur a distanza per farsi trovare pronto in vista dell’eventuale ripresa del campionato: “Stanno cercando di farci mantenere una condizione buona con allenamenti intensi. E’ chiaro che fare la cyclette e andare in campo è diverso. Praticamente quella di ora diventa una prea-season, poi serviranno 3-4 settimane per tornare al meglio. Mi mancano i miei compagni, il campo, gli stadi e anche i tifosi. Se dovessero decidere di riprendere il campionato non sarebbe comunque uguale a porte chiuse. Sarebbe diverso, ma in un modo o nell’altro bisogna ricominciare”.

L’ex Inter ha toccato diversi argomenti, dai moduli di gioco fino al rapporto con il mister Fonseca: “Quest’anno un paio di volte abbiamo giocato con la difesa a tre e a me piace. Poi dipende dal tipo di avversario che hai. E’ un sistema in cui potrei fare più ruoli. E’ un sistema di gioco che mi piace. Il mister ci scrive e ci chiede come vanno gli allenamenti. Anche lui ha voglia di tornare ad allenarsi. Abbiamo un bel rapporto. Mi dice sempre in cosa devo migliorare e cosa invece faccio bene. L’onestà negli allenatori mi piace. Riusciamo ad avere un buon feeling. Ho un feeling particolare con Florenzi, è un amico e lo saluto. Poi con Lorenzo Pellegrini, con lui c’è un’amicizia bella e sincera. Ma anche con tutto il resto dello spogliatoio”.

Santon ha provato anche a fare un bilancio della stagione sin qui disputata dalla Roma: “E’ un bilancio discreto. Durante la stagione abbiamo buttato parecchi punti e per questo siamo quinti, ma comunque di obiettivi ce ne sono ancora. Siamo agli ottavi di Europa League e quello è un traguardo importante. Sicuramente possiamo fare qualcosa per arrivare tra i primi 4. Poi si spera che nei prossimi o addirittura quest’anno si possa vincere qualche titolo. Sarebbe un sogno mio, ma anche di tutti i miei compagni. Voglio veramente vincere qualcosa qua a Roma: qualsiasi trofeo. La Roma mi ha sempre affascinato. Ha sempre avuto un tifo incredibile, poi ha avuto Totti e mi ha sempre affascinato per quello. Spero che dal prossimo anno si possa vedere la Roma in alto in classifica”.

Il terzino giallorosso, nonostante alcuni problemi ad inizio campionato, si dice soddisfatto della sua stagione: “Si anche se la mia stagione non è iniziata benissima con tante voci di mercato, ma la mia volontà è sempre stata di rimanere. La mia famiglia ed io stiamo bene qui. Non ho mai visto il motivo di andare via. Con il lavoro sono riuscito a prendermi anche qualche soddisfazione e il posto da titolare. Mi ritengo soddisfatto, ma si può ancora migliorare. Mi esalto nei derby. L’ultima volta c’era un’atmosfera incredibile, forse qualcosa che non avevo mai provato. Avevo la pelle d’oca. Le motivazioni vengono da sole. Ho affrontato sia Ronaldo che Messi negli ultimi, ma Cristiano ho avuto l’opportunità di vederlo da vicino ed è veramente incredibile. Per uno alto come me, è più difficile prendere i brevilinei. Uno dei miei idoli era Maicon, soprattutto negli anni dell’Inter era formidabile. C’era stato un periodo che mi ispiravo anche a Kaka perché mi piace prendere da tutti i campioni”.

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