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“Lasciare Roma è stato difficile. Ho pianto a lungo, insieme a mia moglie. È giusto essere onesti: io ho fatto una scelta professionale, un passo in avanti per la carriera e la Roma ha incassato una grossa cifra”. Inizia così l’intervista di Alisson Becker che si è concesso ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” per rivivere qualche ricordo in giallorosso. Il fenomeno brasiliano ritorna sull’indimenticabile esperienza nella capitale: “A Roma ho passato due anni speciali, lì è nata mia figlia, ho molti amici anche fuori dal calcio. Tante volte sono andato a spasso di notte per la città: Fontana di Trevi, al buio, è di una bellezza commovente. Ma il mio posto preferito resta il Colosseo: lì davanti respiri la storia“.
Alisson ha poi risposto alla richiesta di una possibile carriera a vita in giallorosso: “Mi è passato tante volte per la testa, perché stavo benissimo a Roma. Ma quando un calciatore sceglie dove giocare, il discorso è più ampio. Io ho grandi ambizioni, il Liverpool anche e adesso gioco nel campionato più importante del mondo”. Sulla differenza tra Serie A e Premier invece ammette: “È solo differente, forse meno intensa in Italia. Però io a Roma ho imparato tanto grazie al preparatore Marco Savorani che è stato fondamentale nella crescita mia e di Szczesny. È una delle persone più importanti della mia vita, mi ha aiutato dentro e fuori dal campo”.