Gianluca Petrachi, direttore sportivo della Roma, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport nel pre-partita del delicato match che la formazione giallorossa affronta in casa degli austriaci del Wolfsberger in Europa League.
Il caso, inevitabilmente, è quello delle presente indagini a suo carico a seguito delle dichiarazioni di presunti contatti avuti con l’Inter per la vendita del centravanti bosniaco Edin Dzeko, quando era ancora sotto contratto con il Torino: “Cosa rispondo alle voci sulle indagini? Col sorriso sulle labbra dico che purtroppo dopo la presentazione di Mkhitaryan non ho fatto smentite perché credevo fosse lampante che il mio fosse un lapsus, ho detto maggio anziché luglio. Purtroppo c’è gente che specula su questo, l’unico giornale ad averlo riportato il giorno successivo è Tuttosport, che non mi ama. Nessuno non mi ha ancora avvertito ufficialmente, quando mi chiameranno darò la mia versione. Dispiace, perché si cerca sempre di guardare a cose inutili anziché ai problemi seri. La procura farà le sue indagini, ma sono sereno. Non ho problemi anche perché la mia carriera parla chiaro, in trent’anni non ho mai avuto nulla da dire in questo senso”.
Riguardo la sfida che attende la Roma sul campo, Petrachi ha commentato: “Abbiamo allestito una rosa ampia per essere competitivi in tutte le competizioni che ci riguardano. Siccome i ragazzi sanno che la società ci tiene particolarmente a tutte, a maggior ragione all’Europa League, vogliamo arrivare più in alto possibile. L’idea di non avere solo undici titolari è un banco di prova anche per chi ha giocato meno“.