Gianluca Petrachi, ex direttore sportivo della Roma ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport parlando dell’interruzione del rapporto con il club giallorosso. “Nessuno può smentirmi se dico che la spina dorsale della Roma attuale l’ho fatta io – afferma Petrachi che poi approfondisce – Alla radice dei problemi c’è una mancata comunicazione tra me e Pallotta. L’ho visto due volte in tutto. Al telefono non parlavamo mai, io non parlo inglese. Sono pigro e poi non ho un bel ricordo della mia parentesi inglese”. Spiega Petrachi che si lamenta del fatto di non aver avuto un riferimento unico nella sua parentesi giallorossa. “Io avevo il compito di ringiovanire la squadra, abbassare i costi e creare premesse per le plusvalenze. Io vivo di sfide e Roma era la più grande”. Commenta Petrachi ricordando di aver portato nella capitale Mkhitaryan, Smalling, Ibanez e Spinazzola.
Roma, Petrachi: “Ho creato io la spina dorsale della squadra”
Carles Perez, Roma - Foto Antonio Fraioli
Petrachi parla anche del rapporto con il tecnico giallorosso Fonseca: “Nessun problema tra noi, mi dispiace solo non abbia detto nulla dopo il mio allontanamento. I giornali scrivevano che litigavo con tutti ma è successo perché non sono un diplomatico. Non ci so fare nelle relazioni. Non telefono ai direttori, non mi concedo. Ho avuto tutti i giornali contro”. Afferma prima di concludere parlando degli errori fatti da Pallotta: “Si è fidato delle persone sbagliate e credo se ne sia reso conto“.