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Nel corso di una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport il direttore sportivo della Roma, Gianluca Petrachi, ha parlato di diversi temi tra cui il calciomercato e la ripresa imminente del campionato.
ZANIOLO –  “Zaniolo rappresenta il giocatore che entusiasma i tifosi, faremo di tutto per trattenerlo. Il calciomercato ti mette davanti a molti ostacoli ma la nostra volontà è di trattenere i nostri big”.
FLORENZI – “Ci sono due squadre molto interessate ad Alessandro Florenzi, lui ora è in prestito al Valencia ma stiamo valutando l’ipotesi di una cessione definitiva”.
MKHITARYAN E SMALLING – “Mkhitaryan e Smalling si sono rivelati due prestiti vincenti. Si trovano bene a Roma, vogliono restare qui e noi faremo di tutto per tenerli entrambi. Non so se ci riusciremo, vedremo, ma sento di avere i ragazzi accanto. Dobbiamo aspettare, dobbiamo capire come si evolve la situazione e poi cercheremo di capire come sistemare tutto. Avendo un colloquio quotidiano con i miei giocatori mi sento pero’ abbastanza fiducioso sulla loro volontà di restare con noi”.
KALINIC – “Stava entrando in forma e aveva iniziato a fare dei gol: lui e’ in prestito dall’Atletico Madrid, se dovesse fare altri 7-8 gol, come spero, le valutazioni sulla sua stagione cambierebbero”.
FONSECA – “Fonseca è preparato e capace, una persona di spessore, intelligente oltre la normalità , ma è entrato nel campionato italiano e devo aiutarlo a capire le caratteristiche della Serie A. Se questo avviene anche con dei confronti forti ben venga. Qualcuno dice che il mio rapporto con lui è brutto perché all’intervallo di Sassuolo-Roma dove si perdeva 3-0 al primo tempo, in un momento così difficile, mi sono sentito di dire due paroline alla squadra. L’ho sempre fatto e lo farò sempre. Era il momento in cui bisognava guardarsi in faccia, poi avendo fatto il calciatore certe dinamiche le capisco. Dovevano tirare fuori gli attributi cercando di salvare la faccia, perché si stava perdendo anche quella. Non ho parlato di tecnica o di tattica. L’allenatore poi ha preso la parola e ha fatto ciò che doveva”.
SULL’AMBIENTE – “Il fatto che mi abbiano attaccato e continuino a farlo mi ha reso ancor più intransigente. A Roma tante persone sono state spappolate: se questa società per venti anni non ha vinto nulla di importante, la ragione va ricercata anche nell’ambiente. E non sto parlando della tifoseria, che non c’entra nulla. Io sono una persona scomoda in questo ambiente, non regalo niente a nessuno, sono riservato e cerco di fare il lavoro con massima onestà e trasparenza. In un ambiente come Roma non è semplice, ci sono tante insidie. Se non ti prendi il caffè con un giornalista e non rispondi al telefono vieni subito attaccato, perché qualcuno è stato abituato male. A me però piacciono le sfide e voglio andare avanti, i compromessi non mi sono mai piaciuti. Poi se Pallotta e Fienga mi diranno che ho fatto il mio tempo, bene. Ma per ora ho la fiducia della società ”.
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