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“Per me chiudere la stagione è una cosa poco fattibile. Serviranno almeno venti o trenta giorni per prepararsi prima di poter ripartire. Tutte le società riporteranno delle perdite, ma immagino che si cercherà di iniziare direttamente il prossimo campionato in tempo. Finire la stagione in ritardo vorrebbe voler dire spostare la prossima annata, ma ci saranno anche le Olimpiadi, l’Europeo, la Copa America. Per me riprendere da dove si è interrotto è impossibile“. Javier Pastore sembra essere molto dubbioso sul proseguo della stagione calcistica, con il campionato di Serie A e tutte le altre competizioni interotte a causa dell’emergenza coronavirus.
“I club hanno fornito a tutti i calciatori gli strumenti necessari per allenarsi a casa – racconta l’argentino a “Radio Impacto” -. Inviamo tutte le informazioni al nostro staff, come peso, tempo di allenamento, esercizi fatti. Non possiamo lavorare in gruppo, ma almeno proviamo a non perdere torno muscolare per farci trovare pronti”.
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Pastore parla poi del suo futuro: “Io ho ancora due anni e mezzo di contratto con la Roma, quindi per il momento non penso ad un ritorno in Argentina – commenta il Flaco -. Se dovessi tornare lo farei solo con una buona condizione fisica e non per il mio nome. Tornerei solo per giocare nel Talleres“.
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