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Doveva esserlo, lo è stata. Roma-Parma di questo 26 maggio è stata prima di tutto la partita di Daniele De Rossi, l’ultima prestazione di una leggenda del club giallorosso. Ma più del risultato sportivo – per dover di cronaca, 2-1 con gol di Pellegrini, Gervinho e Perotti – oggi a lasciare il segno è stato il tributo dell’Olimpico al suo campione, leader, gregario nei momenti migliori ma in primo piano nelle difficoltà , quando è servito che qualcuno ci mettesse la faccia.
La partita di De Rossi è stata inevitabilmente contornata di emozioni. Sin dal riscaldamento gli applausi hanno accompagnato i movimenti del numero 16 giallorosso, visibilmente emozionato ma non abbastanza da scomporsi. Un sorriso sincero lo ha contraddistinto in tutte le inquadrature, dal saluto all’ex compagno Gervinho fino al momento in cui Lorenzo Pellegrini, dopo aver segnato il gol del vantaggio, da romano doc non poteva far altro che andare ad abbracciare il suo capitano. Un momento emozionante, simbolico passaggio di consegne fra due centrocampisti diversi, accomunati però dal classico ardore che solo chi è cresciuto all’ombra del Colosseo può rappresentare.
Sul piano tecnico-tattico, è stata la classica grande partita di De Rossi. Il campione del mondo 2006 ha imbastito la manovra della propria squadra, contro il classico atteggiamento conservativo del Parma, privilegiando come al solito la semplicità , sbagliando pochissimo e creando anche i presupposti migliori per un paio di occasioni da gol. All’80esimo poi è arrivata la chiamata dalla panchina di mister Ranieri(anche lui ringraziato dallo stadio), la classica passerella, l’emozione tangibile in un’atmosfera unica. Così si è concluso lo splendido percorso di Daniele De Rossi alla Roma, con un abbraccio al proprio allenatore e tanti applausi.
In tutto questo c’è stata anche una partita di calcio, e con essa qualche indicazione interessante magari anche in vista della prossima stagione. In generale la Roma ha offerto una buona prestazione. Il migliore in campo è stato senza dubbi Lorenzo Pellegrini, autore di un gol e molto attivo nello sviluppo del gioco: l’ex Sassuolo ha accumulato giocate positive in una serata in cui, una volta di più, ha messo in mostra le proprie doti. Ha convinto anche Perotti, che sull’assist del subentrato Under ha trovato l’occasione di firmare il successo definitivo della propria squadra. L’altro lato della medaglia vede Fazioancora una volta protagonista di un gol subito, sullo scatto di Gervinho; anche Dzeko ha fatto poco, specie rispetto alle sue potenzialità .
D’Aversa invece mastica amaro, in una serata in cui comunque il suo Parma non è sembrato molto motivato. La fase difensiva concentratissima di solito esibita dagli emiliani questa sera non si è vista: in particolare Gagliolo non ha messo in gioco la sostanza che lo ha contraddistinto negli ultimi mesi. In avanti, Ceravolo e Sprocati non hanno sfruttato quest’occasione per mettersi in mostra. Ha risposto bene invece Machìn, una volta pescato dalla panchina; il solito Gervinho, oltre al gol, è apparso l’unico in grado di mettere seriamente in difficoltà la retroguardia avversaria.
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