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“Se il gruppo Friedkin avesse i soldi e volesse parlare ancora e avanzare un’offerta tale da essere ritenuta accettabile da tutti noi per la Roma, lo ascolteremmo”. Lo ha dichiarato il presidente della Roma, James Pallotta, parlando in un’intervista ufficiale apparsa sul sito giallorosso. “L’ultima offerta semi-concreta che abbiamo ricevuto, sulla quale dei dettagli sembrano essere trapelati da alcuni dei loro avvocati o banchieri, non era minimamente accettabile – ha aggiunto il numero uno del club giallorosso – Il gruppo Friedkin si è avvicinato a noi lo scorso autunno e verso la fine dell’anno stavamo iniziando a trovare un accordo. Abbiamo approfondito i dettagli, nei quali spesso si nascondono le difficoltà, ma dopo le modifiche apportate dai loro avvocati e banchieri, l’offerta ha iniziato a trasformarsi in qualcosa di sempre meno appetibile sia per la Roma sia per il nostro gruppo di investitori”. “Se sono pronto a lasciare la Roma? Beh, invecchiando sto pensando al futuro e vorrei lasciare il Club in mani ottime, solide – ha sottolineato Pallotta – Vorrei qualcuno che sia una buona guida per la Roma e che le permetta di poter competere come a tutti noi piacerebbe. Fino a quel momento, continuiamo a sostenere la Roma in tutti i modi e a investire denaro nel Club, per poterci assicurare di competere nei tornei più importanti ai più alti livelli. Io, assieme ad altri investitori, ho sicuramente messo più di quanto mi sia stato richiesto a livello personale, perché ho sempre cercato di fare il meglio per la Roma”. Infine Pallotta conclude: “Abbiamo investito oltre 400 milioni di euro in questo progetto, una cifra considerevole, cercando sempre di fare la cosa giusta per la Roma. “Non ho preso un centesimo dal Club, mai. Abbiamo investito. Anche nelle ultime settimane”.
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“L’Italia è stata chiaramente uno dei paesi più colpiti al mondo in termini di vittime da Covid-19 e tutto questo è molto triste visto da lontano. Penso che ci siano stati errori significativi nel modo in cui non sono state protette le persone più esposte al rischio. È qualcosa che è accaduto anche negli Stati Uniti. In generale ho seguito la situazione con molta attenzione”. Così James Pallotta ha proseguito parlando dell’emergenza di Covid-19. “Il virus ha avuto un impatto finanziario significativo sul mondo del calcio e, certamente, sulla Roma – dichiara l’imprenditore di Boston – Mi sento di dire che il Covid ha persino avuto un impatto sul nostro mercato di gennaio, poiché certi accordi non sono avvenuti per questo motivo”. Riguardo al comportamento messo in atto dalla squadra ha poi commentato: “I giocatori sono stati un motivo di orgoglio per il Club e hanno dimostrato di che pasta sono fatti. Ho visto che alcuni calciatori di altre squadre sono tornati nei propri paesi di origine, ma i nostri sono rimasti a Roma e penso che questo sia stato di aiuto per poterli mantenere al sicuro. I numerosi rapporti che ho ricevuto da Roma riportavano che i giocatori erano in ottima forma e stavano bene anche mentalmente. Sono certo che abbiano apprezzato il modo in cui il management interagiva con loro e noi siamo rimasti molto soddisfatti della professionalità che hanno dimostrato”. Durante la pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero, infatti, la squadra giallorossa si è distinta per le varie azioni benefiche, come ricorda il presidente americano: “Quando guardo alle nostre azioni socialmente utili, alla sensibilizzazione nei confronti dei giovani e alle cause che promuoviamo e sosteniamo nella Città e in tutto il mondo, penso che siamo uno dei club modello in tal senso”.
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