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La Roma, prima che scoppiasse la pandemia di Covid-19, era molto vicina alla chiusura della trattativa con Dan Friedkin per il passaggio di proprietà , ma ora l’affare ha subito un brusco stop. Questo rallentamento ha avuto delle conseguenze negative anche per l’acquisto dei terreni di Tor Di Valle, zona dove dovrebbe nascere il nuovo stadio giallorosso, da parte dell’immobiliarista ceco Radovan Vitek. Il direttore generale del gruppo Cpi, Martin Nemecek, ha spiegato la situazione al giornale ceco E1: “L’operazione è rinviata. Abbiamo discusso, ma non abbiamo assunto alcun impegno. Alle condizioni finanziarie di cui avevamo parlato, non è possibile concludere l’accordo”.
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La trattativa potrebbe riprendere tra qualche settimana, incentrandosi solo sui terreni e cercando di pagare meno dei 50 milioni richiesti all’inizio. Vitek e i suoi collaboratori avevano già cominciato a prendere contatti con i referenti del progetto stadio e si potrebbe proseguire su quella linea, ma il costo, per forza di cosa, dovrà essere inferiore. La Roma, dunque, sarà costretta ad attendere ancora prima di poter dare ufficialmente il via alla costruzione della sua nuova casa.
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