Il tecnico della Roma José Mourinho è intervenuto alla vigilia della sfida contro il Napoli, valevole per la nona giornata di Serie A 2021/2022: “L’unica cosa a cui penso sono i 15 punti in classifica e alla partita contro il Napoli da vincere. Non sarà facile visto che affrontiamo una squadra che non ha mai perso e sta vivendo un ottimo momento. Schiererò i calciatori che hanno giocato contro la Juventus. Stiamo facendo un buon campionato, perciò non sarà la partita della svolta. Non vedo l’ora di salutare un grande allenatore come Spalletti e scherzare con lui. Il Napoli dovrà preoccuparsi dei nostri Zaniolo e Mkhitaryan. Hanno degli ottimi giocatori, ma noi non siamo da meno. Tenteremo di sfruttare i punti deboli degli avversari, Spalletti sa che deve stare attento“.
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L’allenatore portoghese è poi tornato sulla disfatta contro il Bodo/Glimt: “Risultati come quello in Conference League succedono una volta nella vita. L’unico responsabile sono io. Ho rischiato schierando una determinata squadra ed è andata male. Non pensavo che andasse a finire così, ma i giocatori non c’entrano nulla e neppure Tiago Pinto. Avevo paura degli infortuni, specialmente su un campo sintetico. E’ colpa mia. Neppure una vittoria per 6-1 contro il Napoli cancellerebbe i miei errori. Al ritorno contro il Bodo giocheranno i titolari, sperando che nessuno si infortuni. Non mi era mai capitato nella mia vita di ereditare una cicatrice emozione di record di infortuni del genere. Dobbiamo lavorare anche su questo. Ribadisco di aver sbagliato contro il Bodo e ne sono molto dispiaciuto. Il 6-1 in Norvegia non si dimentica, ma questa sconfitta non compromette il passaggio del turno. E soprattutto meglio perdere una volta 6-1 che sei 1-0“.
Senza peli sulla lingua, Mourinho ha quindi difeso a spada tratta la proprietà giallorossa: “I Friedkin hanno speso tanti soldi per rimediare agli errori commessi da altri in precedenza. C’è bisogno di tempo per il progetto che vogliono portare avanti. Non è vero che non sono soddisfatto della rosa. Ovviamente mi sarebbe piaciuto avere giocatori dello stello livello, ma non sono uno str***o e rispetto il lavoro della proprietà. Rispetto la situazione e la capisco. Faccio un esempio per capirci meglio. Se nella Juventus Chiellini è infortunato, al suo posto giocato De Ligt. Se Alex Sandro non ce la fa, è pronto De Sciglio. Parlo di Allegri perché non si arrabbia con me. Purtroppo la nostra squadra non ha soluzioni di livello in determinate zone. Ciò che dobbiamo costruire è una rosa, ma servono soldi e tempo. Bisogna assolutamente rispettare gli sforzi che sta facendo la società. Per me è assurdo leggere che Mourinho ha dei problemi con loro. Tante persone hanno le tasche piene e poi spariscono. Ed a pagare sono i Friedkin, Tiago ed io che vado in panchina. Lasciateli in pace che stanno facendo un ottimo lavoro. Credo che la panchina di domani sarà emblematica: non ci saranno giocatori scarsi, ma tanti giovanissimi“.
Infine, lo Special One ha parlato del cosiddetto ‘tabù’ big: “Vincere o no contro le big non è un problema. Ciò che conta è migliorare il risultato delle ultime due stagioni, in cui siamo arrivati sesti e settimi. Mi piace giocare i big match, ma è inutile pensare ai risultati del passato. Cercheremo di conquistare i tre punti domani contro il Napoli“.