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“Siamo stati la squadra che ha fatto soffrire di più il Napoli e meritavamo di vincere la partita. Dal primo minuto abbiamo giocato bene. C’è stato un momento difficile dopo il gol di Osimhen, ma la squadra è riuscita a pressare alto e a restare in controllo. Sembra una contraddizione, ma esco con una sconfitta e con più fiducia di prima”. Lo ha detto a Dazn l’allenatore della Roma, Josè Mourinho dopo la sconfitta per 2-1 contro il Napoli al ‘Maradona’. El Shaarawy illude i giallorossi dopo l’1-0 di Osimhen, alla fine è un gol di Simeone a punire Dybala e compagni. Sulla prova di Pellegrini: “Ha fatto un solo allenamento con il gruppo, si è sacrificato, non era al top della condizione e dell’intensità”. E aggiunge: “Matic ha giocato bene. Mancini ha agito praticamente da terzino destro e se l’è cavata bene con Kvaratskhelia. Stesso discorso di Smalling. Osimhen è un giocatore tremendo, è un top player. Ma deve cambiare atteggiamento, se va in Premier League lo ‘ammazzano’”. Promossa la personalità della squadra: “Nei big match, sembrava esserci un blocco tattico e mentale. Ora è una gioia vedere come gioca la squadra a San Siro e al Maradona”. Da valutare Abraham e Matic (“Non so se sono stanchi o se hanno avuto un infortunio), mentre sul caso Zaniolo Mourinho taglia corto: “Voglio solo calciatori che vogliono giocare per la Roma. Chi non sta bene in famiglia, deve andare via”. Poi un retroscena su Spalletti: “Prima della partita mi ha fatto un regalo di compleanno, non l’ho ancora scartato ma fa sempre piacere. Ripeto quel che ho detto: hanno la stella dei campioni, vinceranno lo Scudetto”.
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