“Sono molto contento, abbiamo lavorato tanto e fa piacere farlo con gente che ha motivazione e voglia di migliorare. Ora arriva il momento che più mi piace”. Josè Mourinho rompe il silenzio quaranta giorni dopo la conferenza stampa di presentazione da nuovo allenatore della Roma. Il tecnico portoghese promuove la società e il mercato nel giorno dell’ufficialità dell’arrivo di Tammy Abraham, 23enne attaccante del Chelsea approdato in giallorosso con un’operazione da 40 milioni più bonus: “Voglio subito ringraziare il direttore e la proprietà: grandissimi. Sono stati bravissimi – ha detto in un’intervista rilasciata ai canali ufficiali giallorossi – Abbiamo iniziato il precampionato pensando di avere Dzeko ed è stata un po’ una sorpresa per tutti noi. Su Tammy vi dico ‘aspettate e vedrete’, e ve lo dico con tutta la mia fiducia, è un colpo di mercato, come dite in Italia. L’attacco formato da Abraham, Shomurodov e Borja Mayoral mi rende molto felice. C’è grande potenzialità, anche se non c’è quell’esperienza che hanno Juventus, Milan e Atalanta con i vari Ronaldo, Giroud e Muriel”.
L’allenatore non risparmia un commento sull’addio di Edin Dzeko, passato all’Inter: “E’ stata una sorpresa per tutti. La situazione era strana, ho visto i giocatori preoccupati. E si respiravano dei dubbi”. A due settimane dalla fine del calciomercato, il tecnico promuove l’operato di Tiago Pinto pur ammettendo che mancherà “qualcosa rispetto a quel che avevo programmato all’inizio”. Ma il bilancio è positivo: “Devo solo ringraziare la società per il mercato. Ha preso una direzione diversa rispetto ai piani originari che ho tracciato nel momento in cui ho studiato la rosa della Roma. Abbiamo perso Dzeko e Spinazzola si è infortunato. Volevamo un solo attaccante e ne abbiamo presi due e inizialmente non pensavamo ad un terzino sinistro”.
Si parte giovedì con l’esordio in Conference League contro il Trabzonspor, poi il match di campionato con la Fiorentina di domenica. Primi due impegni ufficiali, anche se Mou non vuole sentir parlare di amichevoli neanche in precampionato: “Per noi non lo sono state – ha detto riferendosi ai match tra Trigoria, Frosinone, Spagna e Portogallo – Abbiamo giocato contro squadre di Champions League come Porto e Siviglia, di livello altissimo. Quelle due partite sono state importanti”. E c’è spazio per un bilancio: “La squadra è stata organizzata, con la palla c’è ancora tanto da migliorare, voglio più controllo del gioco e più intensità nelle transizioni. Ma siamo migliorati tanto dal punto di vista emozionale ed emotivo”. Chiaro anche il riferimento agli episodi con Porto e Betis: “Mi è piaciuta la piccola rissa contro il Porto. Le espulsioni contro il Betis? Il primo responsabile è l’arbitro, il secondo sono io”.