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“Non mi ritengo un negoziatore. Bisogna essere molto più freddi di me. La mia strategia è avere sempre più opzioni: se per esempio una squadra sa che mi piace un portiere valutato tra i 7 e i 10 milioni, magari me ne chiedono 15. Ecco che è importante avere subito un piano B, ma non solo: bisogna avere una lista di alternative la più lunga possibile“. Queste le parole del direttore sportivo della Roma Monchi nel corso del convegno ‘Transfer Room Summit’ in programma a Londra riportate da gianlucadimarzio.com.
“L’abilità più importante per un direttore sportivo è essere pratici, perché non c’è tempo da perdere – ha aggiunto l’ex Siviglia – Bisogna essere sempre raggiungibili, saper comunicare con chiunque si occupi dell’area scouting e soprattutto saper delegare quando serve. Di fatto, il lavoro di un direttore sportivo è un lavoro di squadra, bisogna saperlo se si vuole arrivare al top“.
Poi la conclusione: “Lasciarsi in buoni rapporti con la controparte è importantissimo. Perché poi tutto torna: non bisogna mai approfittarsi della controparte ma lasciarsi sempre nel migliore dei modi. I benefici si coglieranno nel tempo”.