Serie A

Roma, Mancini: “Orgoglioso della campagna per lo Spallanzani. Bergamo non mollare”

GIanluca Mancini
GIanluca Mancini - Foto Antonio Fraioli

“Seguo il programma di lavoro che la Roma ci ha mandato, per noi è importante mantenere la condizione fisica al meglio, il campo ci manca ma bisogna rimanere a casa rispettando le misure del governo”. Così il difensore della Roma, Gianluca Mancini si è espresso  in video collegamento con Sky Sport 24 riguardo gli ultimi giorni vissuti in quarantena a causa dell’emergenza sanitaria che sta mettendo in ginocchio l’Italia per la diffusione di COVID-19. La società giallorossa è pienamente coinvolta nella lotta contro la pandemia e il centrale giallorosso si dice molto orgoglioso del lavoro che sta facendo la mia società. La Roma, infatti, ha aperto una campagna di donazione per l’ospedale Spallanzani con l’obiettivo di arrivare a 500.000 euro. Noi giocatori, insieme allo staff tecnico, abbiamo partecipato, questa situazione ci ha colpito molto e vogliamo essere partecipi. Roma Cares negli ultimi giorni ha donato anche 13 mila mascherine e tutti i gel igienizzanti, sul sito della Roma c’è tutto quello che serve per partecipare alle donazioni. E’ importante farlo in questo momento di grande difficoltà per tutto il paese”.

Mancini ha voluto rivolgere un pensiero anche alla città di Bergamo, dove ha giocato e che è tra le più colpite: “I miei ex compagni stanno vivendo una situazione surreale, è un momento particolarmente difficile per loro. Gli mando un abbraccio e gli dico di non mollare mai, ma quello bergamasco è un grande popolo che saprà sicuramente rialzarsi da questa situazione tremenda”. Infine, il centrale della Roma ha voluto fare un bilancio della sua stagione e ha parlato dei rapporti con i compagni di squadra e con il tecnico Fonseca: “Nella seconda parte della stagione ho commesso qualche errore ma è un processo di crescita, lavoro per migliorarmi e per non commetterne altri. Avere uno come Smalling al fianco è d’aiuto, è un compagno di squadra che dà consigli in campo e che cerca di farti crescere, io lo seguo perché ha grandissima esperienza, provo a rubargli qualcosa. L’altro giorno abbiamo fatto una videochiamata di squadra, eravamo 30 persone. Ci hanno aggiornato, dato programmi nuovi per gli allenamenti a casa e anche un nuovo piano di alimentazione perché non allenandoci in campo bisogna cambiare anche quello”.

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