Josè Mourinho con il suo inconfondibile stile l’aveva definita “la mancanza di mamma e del dolce della nonna”. La crisi in trasferta della Roma, ad un anno da quella dichiarazione dello Special One, è ancora d’attualità . A maggior ragione dopo la sconfitta per 2-0 sul campo del Como, maturata nel finale con le reti di Gabrielloni e Paz, ma che aveva offerto indizi chiari in un secondo tempo complicato per i giallorossi. La squadra di Claudio Ranieri è in zona retrocessione per quel che riguarda il rendimento esterno: Dybala e compagni sono terzultimi per punti in trasferta con zero vittorie, quattro pareggi e quattro sconfitte. Cinque i gol fatti, tredici quelli incassati. Stessi punti del Lecce (4), mentre peggio ha fatto solamente il Venezia di Eusebio Di Francesco, che però paga un altro record negativo, quello dei punti persi da situazione di vantaggio (18). In questa annata la Roma ha aperto la sua stagione in trasferta con due 0-0 contro Cagliari e Juventus, prima di pareggiare nuovamente contro il Genoa, un risultato che costò la panchina a Daniele De Rossi.
Cinque successi in trasferta per De Rossi
L’ex allenatore di Ostia resta però l’unico allenatore ad aver vinto in trasferta alla guida della Roma in un anno solare che ha visto quattro diversi allenatori. Nel 2024 i giallorossi hanno vinto solamente cinque partite esterne in tutte le competizioni e lo hanno fatto solamente con l’ex numero 16 del centrocampo: la prima a Salerno per 2-1, poi un 3-0 sul Frosinone allo Stirpe, quindi un 4-1 inflitto al Monza di Palladino. Infine la vittoria di Udine (maturata nel finale recuperato dopo il rinvio per il malore di Ndicka) e il successo europeo di San Siro contro il Milan. Daniele De Rossi nella sua esperienza da allenatore romanista ha perso solo tre partite esterne: contro l’Atalanta, che di lì a poco avrebbe vinto l’Europa League, contro l’Empoli nell’ultima giornata dello scorso campionato e contro il Brighton (ko ininfluente ai fini del passaggio del turno).
Zero vittorie esterne nel 2024 per Mourinho, Juric e Ranieri
Discorso diverso per gli altri allenatori. Josè Mourinho perse a Milano contro il Milan e fu esonerato in quell’occasione, pochi giorni dopo aver perso anche il derby ‘esterno’ contro la Lazio in Coppa Italia. Ivan Juric è stato sconfitto in trasferta da Elfsborg, Fiorentina e Verona, mentre Claudio Ranieri ha subìto un ko a Napoli e quello già citato a Como. Risuonano le parole di Josè Mourinho nel novembre 2023: “Con qualche squadra mi piaceva più giocare in trasferta che in casa. Qualche gang di banditi godeva nel giocare fuori casa. Noi come squadra non lo facciamo però, abbiamo gente alla quale piace il conforto di casa perché gli manca la mamma o la nonna che gli fa il dolce. Abbiamo un po’ questo problema. Ho avuto squadre che provocavano la gente fuori da dentro il pullman perché volevamo qualcosa, non c’era casino. Volevamo qualcosa per esaltarci di più. Ho avuto questo tipo di squadre. Dobbiamo migliorare perché fuori casa di solito possiamo fare ottime partite ma anche perdere contro lo Slavia, Ludogorets o Bodo”, disse lo Special One.
La storia recente: 23 punti esterni nella scorsa stagione
Nella scorsa stagione la Roma vinse sei partite fuori casa e subì otto sconfitte con cinque pareggi a completare quota 23 punti. Meno di tutte le altre big: Fiorentina (25), Bologna e Lazio (27), Atalanta e Napoli (28), Juventus (31), Milan (35) e Inter (48). Furono 26 i punti collezionati nel 2022/23 dalla Roma di Josè Mourinho, che però dimostrò quantomeno una certa personalità in Europa con gli 0-0 contro Real Sociedad e Leverkusen che consentirono ai giallorossi di farsi strada in Europa League fino alla finale persa a Budapest contro il Siviglia. La Roma fece meglio nella prima stagione di Mourinho con 31 punti guadagnati in trasferta in campionato. Non mancarono incidenti (come il clamoroso 6-1 di Bodo), ma in Europa arrivarono anche vittorie come quella in Turchia contro il Trabzonspor e quella in Olanda contro il Vitesse, oltre al pareggio inglese contro il Leicester che permise ai giallorossi di accontentarsi dell’1-0 all’Olimpico prima del trionfo di Tirana contro il Feyenoord. L’ultimo ricordo da brividi di una Roma che lontano dall’Olimpico non riesce più a trovare un’identità .