Dopo la sconfitta nell’andata delle semifinali di Coppa Italia contro la Lazio, la Roma deve affrontare un altro test cruciale della propria stagione, ospitando domani alle 15.00 all’Olimpico il Napoli. “Come si riparte? Da quando sono qui abbiamo giocato circa 60 partite e perse 11. Tra queste 60, in 27 abbiamo fatto almeno tre gol. Domani e poi nella prossima partita che è il derby, io avrò qualcosa da dire e la squadra avrà qualcosa da fare. Sicuramente non sarà facile, ma non sarà impossibile” ha detto Luciano Spalletti nell’incontro con i giornalisti.
“Il Napoli? Noi dobbiamo guardare in casa nostra, domani dovremo essere maturi e saper soffrire e difendere in maniera ordinata, capire quando è il momento di spingere. Non siamo stanchi e ce la giocheremo alla pari anche se il Napoli ha riposato un giorno in più”.
Cosa non ha funzionato contro la Lazio dopo aver espugnato San Siro? “Avevamo il pallino in mano ma poi abbiamo giocato distanti dai giocatori tra le linee, come Felipe Anderson e Immobile. Non abbiamo sfruttato gli episodi, ora pensiamo alla partita successiva. Qualificazione? Loro hanno il 70%, noi il 30. Loro hanno festeggiato, fa parte dei giochi, hanno mandato messaggi e sfottò a tutti, compreso me“.
E sui cori razzisti contro Rudiger: “Avevo un amico carissimo in Toscana, si chiama ‘il raro’, che è non vedente. Aveva degli occhi azzurri importanti ma era cieco. Quando aveva qualcuno davanti spalancava gli occhi per dirti presentati. I razzisti dovrebbero vivere da ‘raro’ e potrebbero così considerare le persone per come sono fatte interiormente, anziché valutarle per il colore della pelle“.