“Se non avessimo vinto questa partita sarebbe stato difficile preparare quella di martedì. La squadra mi è piaciuta di più nella ripresa, quando siamo cresciuti a livello di gioco con l’ingresso di Grenier e Totti. Nel primo tempo, l’Empoli ci ha creato delle difficoltà e noi siamo stati sotto ritmo”. Così Luciano Spalletti nel dopo-partita di Roma-Empoli 2-0, vittoria che consente ai giallorossi di salire a 68 punti in classifica, a -5 dalla Juventus e a +5 sul Napoli, in attesa del posticipo del San Paolo.
“Abbiamo pagato l’arretramento di Nainggolan, – prosegue l’allenatore toscano ai microfoni di Sky – quando Radja gioca sulla trequarti risulta determinante anche per sporcare il gioco degli avversari. Questa intensità nel pressing offensivo ci è mancata e l’Empoli è riuscito troppe volte a liberare El Kaddouri nella nostra metà campo”.
Ma per fortuna dei giallorossi, la squadra di Martusciello non è riuscita a violare la porta di Sczeszny, mentre Dzeko ha siglato prima il 32esimo poi il 33esimo gol della sua stagione. “Il perchè della sua metamorfosi? Ha iniziato a credere maggiormente in sè stesso e la squadra ha iniziato a proporre un gioco funzionale alle sue qualità. L’allenatore può limitarsi a spronarlo e incitarlo con qualche battuta, ma i meriti sono esclusivamente suoi”.
Infine, il tecnico toscano viene ancora stuzzicato sul proprio futuro. Spalletti ha dichiarato che rimarrà a Roma soltanto se la squadra porterà a casa un trofeo. “Ho a disposizione una squadra forte che deve ambire al massimo. La mia è solo coerenza per come ho sempre parlato alla squadra. Io ho detto loro che siamo in grado di vincere qualcosa, se non lo facciamo è perchè non ho sfruttato al meglio le loro capacità. Per questo sono fortemente concentrato sulla partita di martedì. Per noi sarà un match fondamentale”, chiude l’allenatore giallorosso con riferimento alla semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Lazio. La Roma dovrà rimontare lo 0-2 subito nella gara d’andata.