“Stiamo facendo un grande campionato come il Napoli, ma la Juve lo sta facendo grandissimo e c’è poco da fare. E poi nel Superbowl abbiamo visto che tutto e’ possibile. Se c’è il calo degli altri non bisogna avere rammarico, bisogna sempre farsi trovare pronti“. Questo il commento di Luciano Spalletti dopo la vittoria sulla Fiorentina nel posticipo della ventitreesima giornata del campionato di Serie A. Il tecnico giallorosso, dopo aver recuperato la seconda posizione in classifica, ha risposto alle domande dei giornalisti di Premium Sport riguardo una possibile rimonta: “Dobbiamo fare le cose in maniera professionale e corretta, domani dobbiamo allenarci e dobbiamo fare i complimenti alla squadra mostrando le cause di questa vittoria importante, quale è stata la determinazione in ogni duello e poi andare a giocare l’altra partita per essere uguali a quella di stasera“.
Spalletti ha poi voluto elogiare il suo attaccante bosniaco: “Dzeko? Stasera non posso dire niente, il carro e’ pieno e sono tutti sopra. Quando sbaglia un gol sono tutti sotto. Non c’e’ bisogno di dirgli niente, ci sono quelli che gli fanno i complimenti“. Roma straripante? “E’ vero ed e’ la cosa più importante, la squadra ha avuto questa reazione dopo un periodo cosi’, ha pulito qualsiasi dubbio che sembrava avesse interrotto la nostra forza. Con questa prestazione i ragazzi hanno dato adito a un pensiero corretto, cioè che la Roma e’ presente“.
Capitolo stadio Olimpico, vittoria dopo vittoria: “Cominciava ad aleggiare qualche dubbio, c’era qualche insinuazione, se ti fanno qualche ‘buchettino’ poi può diventare difficile reggere – spiega -. Aver reagito così vuol dire che la squadra è tosta, abbiamo fatto una partita di carattere, fisica, dal 30′ li abbiamo presi alti, Rudiger e Manolas sono stati bravi nei cambi di posizione, sono andati con forza e aggressività sul palleggio della Fiorentina, non hanno concesso niente, questo e’ sintomo di forza“.
Sul futuro Spalletti ribadisce che “se voi siete attenti, nelle conferenze si e’ parlato di queste cose qui e si è detto il discorso finale, rimane cosi’. Contano i calciatori per vincere le partite, sono fondamentali. Conta fare il contratto a De Rossi, il contratto a Totti, se vuole, non è roba mia. Per me Francesco deve fare quello che gli fa piacere fare. Contano Manolas, Strootman, se siamo una grande squadra è perché abbiamo grandi giocatori“, conclude Spalletti.