Paulo Fonseca ha parlato nella conferenza stampa alla vigilia di Roma-Lecce, venticinquesima giornata del campionato di Serie A 2019/2020. I giallorossi sono reduci da tre sconfitte di fila e vanno alla ricerca di un successo che manca ormai dal 19 gennaio (Genoa-Roma 1-3). Questo digiuno può far pensare, oltre che a un deficit tecnico, anche a una debolezza mentale da parte dei capitolini: “Se la squadra è debole mentalmente? Non ho detto che la squadra è come un automobilista. Più che parlare di ciò che la Roma non ha fatto bene, in questo momento è meglio pensare a ciò che ha fatto bene. Da inizio stagione abbiamo fatto tante cose positive perché la squadra ha qualità”. Di seguito le dichiarazioni complete del tecnico giallorosso.
SUL LECCE – “È una squadra molto motivata, ha fatto tre vittorie consecutive e gioca bene. Ha intenzione di iniziare l’azione dal basso e ha buoni giocatori, che amano avere la palla. Sappiamo che sarà una partita difficile”.
SU KOLAROV – “Giocherà domani, non penso a fare alcuna gestione. Per la gara contro il Lecce le caratteristiche di Kolarov saranno importanti. Non è stato bene in passato ora è migliorato come tutta la squadra. Dobbiamo valutare e ripartire dagli aspetti positivi della partita col Gent”.
SULLA GESTIONE DI PELLEGRINI – “Un allenatore deve sempre pensare a tutte le opzioni. Lorenzo deve capire quello che non ha fatto bene e perché non lo ha fatto. Dopo che ha capito io lo devo far giocare, per lui è importante avere la mia fiducia. Sta lottando per cambiare le cose, ci ho parlato anche ieri. Se lo nascondo non lo aiuto, né Pellegrini e né la squadra”.
SULLE CONDIZIONI DI MANCINI – “Non ha giocato giovedì ma non ho bisogno di dire nulla su di lui. Ha sempre un atteggiamento diverso e ritornerà in squadra quando penso che abbiamo bisogno di lui. Per me è un grandissimo giocatore, oltre che un grande professionista”.
SUL FALLIMENTO SENZA CHAMPIONS – “La risposta sarebbe lunga, ma penso di no. Questo è un anno zero, è stato chiamato così, perché è cambiato tutto. Anche Klopp, al suo primo anno al Liverpool, sono arrivati ottavi: ora è la squadra più forte del mondo. Anche la Lazio, che sta facendo molto bene, da quanto lavora insieme con Simone (Inzaghi, ndr)? Posso citare altri esempi, come Gasperini all’Atalanta anche”.