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Aspettando l’ufficialità di Dybala (presente nel secondo tempo in tribuna), la Roma cade a Faro contro lo Sporting per 3-2. A Mourinho non basta un autogol di Inacio e una rete di Pellegrini per avere la meglio degli uomini di Amorim. Mourinho fa le prove di Joya e schiera un 3-4-2-1 con Pellegrini e Zaniolo alle spalle di Abraham. Ma la novità più grande riguarda Matic che indossa la numero 8 e non la ‘sua’ 21, destinata proprio all’ex Juventus. Le prime occasioni della partita sono per lo Sporting, con Pedro Porro che ci prova due volte dalla distanza senza impensierire Rui Patricio, che poco dopo nega il gol a Goncalves, pericoloso con una conclusione dal limite. La svolta si ha al 28′: Rochinha penetra in area, Ibanez lo trattiene e l’arbitro concede il rigore. Una rissa tra Kumbulla ed Edwards precede la realizzazione del penalty da parte di Goncalves. Ma il vantaggio portoghese dura pochissimo, poco più di un minuto: al 31′ c’è il pareggio con un autogol di Inacio sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Lorenzo Pellegrini. Proprio il numero 7 inventa l’ultima chance del primo tempo con un pallonetto in area per Abraham che si conferma ancora non al meglio della condizione con un aggancio macchinoso che favorisce il recupero della difesa avversaria. Al 53′ lo Sporting torna in vantaggio: Inacio si riscatta dopo l’autogol e di testa da angolo stavolta trova la porta giusta. Al 68′ però la Roma si affida alle sue stelle per pareggiare: Abraham si libera sulla fascia e scarica per l’accorrente Pellegrini che calcia in rete sotto la traversa. Ma lo Sporting per la terza volta trova il vantaggio e lo fa con Tabata che sfrutta un errore di Cristante e batte Svilar.
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