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“Tornare in una città dove ho allenato ma soprattutto ho vissuto per tanti anni, e ho dei legami bellissimi con tante persone, mi fa piacere. Giocheremo la partita con tranquillità anche se sarà complicata perché la Roma non è dentro una classifica meritevole per quanto fatto vedere sul campo“. Queste le dichiarazioni di Luciano Spalletti alla vigilia di Roma-Inter, posticipo della quattordicesima giornata del campionato 2018-19 della Serie A. Il tecnico nerazzurro tornerà a Roma in una partita delicata per i nerazzurri, reduci dalla sconfitta di Londra contro il Tottenham: “Abbiamo riguardato la partita che abbiamo giocato contro il Tottenham ma è meglio rituffarsi nella realtà che è più vicina. Per quanto mi riguarda la squadra ha disputato una buonissima prestazione, abbiamo preso gol quando stavamo esprimendo forse il blocco squadra migliore dentro la gara perché avevamo creato delle opportunità importanti – ha sottolineato Spalletti – La Roma è una di quelle squadre che può fare una serie di risultati importanti, ma questa non sarà una partita decisiva. Dovremo giocare senza fare calcoli perché in questo campionato ci sono tante squadre forti“.
Poi sulle dichiarazioni di Ivan Perisic (riguardo un possibile trasferimento all’estero) il tecnico dell’Inter getta acqua sul fuoco: “Dichiarazioni normali. Ha detto delle cose che si possono dire, delle cose normali. Per quello che è il mio rapporto con lui, per quello che ci dice e per come sta con noi, secondo me nell’Inter ci sta molto volentieri. È contento di far parte di questo gruppo, è contento della partecipazione emotiva che c’è dietro questa squadra“. Piccola critica, infine, per quanto riguarda le dichiarazioni del padre di Lautaro Martinez riguardo lo scarso impiego del figlio: “Si prendono in esame e si vanno ad analizzare. Della famiglia Lautaro conosco solo il ‘Toro’ e parlo solo con lui. Quello che è importante è che lui si renda conto che suo papà facendo queste dichiarazioni, tentando di attaccare me, poi in realtà attacca l’Inter e crea dei problemi al calciatore stesso perché finisce per danneggiare quella che è la sua immagine. Per diventare un top player devi saper gestire te stesso e quelli che ti stanno attorno. I grandi club a livello europeo stanno attenti a queste situazioni. Lautaro è un uomo, non è un ragazzino, è forte in campo e fuori dal campo“