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Quando Amedeo Amadei passò dalla Roma all’Inter stipulò una promessa solenne: “Il giorno che incontreremo la Roma io non giocherò, dovesse pur essere una partita decisiva per lo scudetto. Non potete pretendere che io pugnali mia madre“. Alla fine, per ironia del destino, l’unico Scudetto vinto dal ‘fornaretto di Frascati’ fu conquistato proprio con la maglia giallorossa. Con quella nerazzurra dell’Inter per Amadei zero trofei ma tanti, tantissimi gol: quarantadue in settanta presenze. Fu ceduto all’Inter nell’ambito dell’operazione che portò nella Capitale Mario Tondotonati, autore di ventotto reti in novanta partite. Non pochi, ma comunque non sufficienti per evitare l’unica retrocessione della storia giallorossa nella stagione del 1950-51. Ma se il primo grande scambio di mercato sull’asse Roma-Inter ha saputo sorridere ai colori nerazzurri, quelle successive hanno portato qualche rimpianto all’Inter. Per assistere ad una nuova grande operazione incrociata bisogna attendere il 1995. La Roma decise di cedere Marco Branca all’Inter in cambio di soldi e del cartellino di Marco Delvecchio. L’attaccante milanese, classe 1973, impiegò tempo per entrare nel cuore dei tifosi della Roma. Poi diventò ‘Supermarco’, l’uomo derby per eccellenza e uno dei protagonisti dello Scudetto 2001. La sua esultanza (gesto delle orecchie) nacque come gesto polemico nei confronti dei primi fischi per poi diventare marchio di fabbrica esaltato dai tifosi. Negli anni 2000 una sequela infinita di operazioni: Chivu (tra gli eroi del triplete) e Mancini presero la strada di Milano, Pizarro, Andreolli, Burdisso, Juan Jesus quella della Capitale con fortune alterne. L’ultima grande operazione tra Roma e Inter ha riguardato Radja Nainggolan e Nicolò Zaniolo oltre a Davide Santon. Per il belga un campionato sotto le aspettative e un prestito al Cagliari più che positivo. Il suo futuro è tutto da definire. Come lo è del resto quello di Nicolò Zaniolo, colpo di mercato sensazionale nel 2018 di una Roma che sogna di blindarlo. Ma Zaniolo non sembra avere dubbi: “Voglio restare, mi piacerebbe diventare una bandiera“. Insomma, Roma-Inter è anche questo.
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