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Sesto posto e ottavi di Champions. Questo il bottino della prima metà di stagione della Roma di Eusebio Di Francesco, sotto le aspettative soprattutto in Serie A dove il quarto posto è distante due punti. Dopo un inizio da dimenticare con passi falsi inaspettati soprattutto con le cosiddette ‘piccole’, il tecnico giallorosso è riuscito a riprendere in mano la squadra nel mese di dicembre. Adesso toccherà a Monchi nel mercato di gennaio correggere quegli errori commessi in estate.
Olsen 6.5
Alzi la mano chi si aspettava un simile rendimento dallo svedese. Arrivato per sostituire Alisson dopo un buon Mondiale tra i dubbi della tifoseria. Due le gare sotto tono: Atalanta e Genoa. Per il resto sempre prove dai 6.5 in più e una sicurezza sempre più assicurata. Ha saputo conquistarsi la fiducia della tifoseria.
Mirante 5.5
Una sola gara, contro l’Udinese. Non è apparso brillante. Nel 2019 sarà chiamato in causa in Coppa Italia.
Florenzi 5.5
Alti e bassi ma questi ultimi sono costati spesso i punti. Deve migliorare nelle marcature sui calci piazzati dove da suoi errori sono spesso nati gol avversari.
Karsdorp 5.5
Continua ad essere un oggetto misterioso
Santon 5.5
Prestazione sontuosa nel derby ma non c’è stato il crescendo. Qualche errore di troppo soprattutto contro Cska Mosca e Udinese.
Manolas 7
Forse il miglior girone di andata da quando è a Roma. Il vero faro della retroguardia è lui, autore di gare decisive e perfette anche nei big match. L’unico a tenere a galla i giallorossi nelle difficoltà e tra i primi a spiccare nelle prestazioni positive.
Fazio 5
Irriconoscibile. Il comandante è diventato un soldato semplice: troppi errori spesso corretti da gol: ma non basta.
Juan Jesus 5.5
Come ogni anno parte come quarta alternativa ma anche quest’anno ha saputo imporsi come prima scelta dopo Manolas e Fazio. Ma anche lui, come tutta la retroguardia, non è esente da responsabilità .
Marcano 5
Presto sparito dai radar dopo prestazioni sotto tono. Un remake di Hector Moreno, probabile una partenza a gennaio.
Kolarov 6
La rete nel derby gli consente un piccolo ingresso nella storia come uno dei due calciatori ad aver segnato nella stracittadina di Roma con le due maglie. Ma rispetto alla scorsa stagione sembra essere un altro giocatore.
Lu. Pellegrini 6
Deve crescere, maturare e acquisire esperienza. Ma le qualità ci sono e sono evidenti.
De Rossi 7
Senza di lui si è spenta la luce almeno per un mese e mezzo, prima che Nzonzi-Cristante divenisse una coppia collaudata. L’obiettivo nel breve termine è il recupero dall’infortunio al girone di andata. Che peccato visto il sontuoso girone di andata del capitano giallorosso.
Nzonzi 5.5
L’inizio è da dimenticare, poi una rapida crescita fino alle ultime e ottime prestazioni recenti. Da lui ci si aspetta di più ma le risposte in tal senso sono incoraggianti.
Cristante 6.5
Quattro gol nel girone di andata per un mediano (nuovo ruolo) sono una enormità . Ha margini di crescita impressionanti e sta crescendo tantissimo dopo un inizio anonimo di stagione. Si è preso la Roma.
Zaniolo 6.5
“Non credevo che avrebbe avuto un impatto del genere”. Parole di Monchi, vale a dire chi lo ha voluto nell’affare Nainggolan. Il classe ’99 si è imposto subito come uno dei potenziali titolari con la prestazione super di Firenze come la svolta nelle gerarchie. Poi il gol al Sassuolo, una magia che ha fatto scattare in piedi l’Olimpico.
Lo. Pellegrini 7
Un colpo di tacco come svolta, perlopiù al derby. Per un romano è un gol dal significato immenso e la sua carriera cambia del tutto: timido e insicuro prima, determinante e leader poi. Girone di andata da incorniciare e che l’infortunio ha solo parzialmente rovinato.
Pastore 5
Due colpi di tacco non comprano gli applausi. Tra infortuni, forma disastrosa ed errori non ha saputo imporsi nell’undici giallorosso. E oggi è la terza scelta sulla trequarti dietro Pellegrini e Zaniolo.
Under 6.5
L’anno scorso esplose a febbraio. Quest’anno ci ha messo meno ad essere decisivo per le vittorie giallorosse. Sei gol tra Serie A e Champions: ora i tifosi vogliono il rinnovo di una delle stelle dell’attacco romanista.
Kluivert 6
Le qualità sono evidenti e l’età è dalla sua parte. Basti considerare che ha due anni in meno di Under e che ha già esordito in Nazionale. Un gol in Champions e uno in Serie A: appuntamento al 2019 per l’esplosione?
El Shaarawy 6.5
Capocannoniere della Roma nonostante un mese di assenza. Inspiegabile la mancata convocazione in Nazionale per il migliore del reparto offensivo giallorosso.
Perotti 6
Troppo poco per giudicare. Ma al suo rientro in campo l’attacco della Roma ne ha acquistato in geometrie e fantasia
Schick 5.5
Timidi segnali nell’ultimo periodo. Contro il Genoa la sua migliore partita: si conquista il rigore, firma il 2-0 in bello stile e fa reparto da solo. Troppo tardi per evitare il prestito a gennaio? A Monchi l’ultima parola.
Dzeko 5.5
Sta vivendo male il momento di difficoltà e due reti sono troppo poche per uno come lui. Poi l’infortunio e lo stop hanno peggiorato la situazione.
Di Francesco 5.5
Prima il 4-3-3, poi il 4-2-3-1. Il miraggio della svolta stagionale è stato prolungato per troppo tempo e a rimetterne c’è stato un bottino di punti troppo basso per le aspettative stagionali. Lui non è esente da colpe ma, dopo un mese a rischio esonero, a dicembre sembra aver ripreso il timone della nave