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Roma, Fonseca: “Convinto di vincere una competizione in due anni, mai esitato nel venire alla Roma”

Paulo Fonseca, FOTO Олег Батрак VIA CC 3.0

“Gli obiettivi di quest’anno? Sicuramente la Champions, ma voglio soprattutto costruire una squadra coraggiosa e ambiziosa. Anche nella sconfitta, la squadra dovrà rendere ugualmente orgogliosi i tifosi. Non voglio fare promesse, ma questa è una mia convinzione: sono convinto che potremmo vincere nei miei due anni di contratto almeno una competizione”. Queste le parole di Paulo Fonseca, nuovo allenatore della Roma, nella prima conferenza stampa in vista dell’inizio della stagione. Il tecnico portoghese ha poi proseguito: “Non sono qui solo per fare esperienza: la sfida è molto affascinante. Possiamo realmente costruire qualcosa di speciale: non ho mai esitato nel venire alla Roma, è anche questa la convinzione che mi spinge nel credere che si possa creare qualcosa d’importante”.

RAPPORTO CON L’OLIMPICO “Il rapporto con lo stadio Olimpico? Non ho un grande ricordo di Roma-Porto ovviamente, ma fu sufficiente per far sì che io ricordi come fosse l’atmosfera di quel giorno. Voglio riportare in questa stagione quell’atmosfera che per me è stata tuttavia negativa”.

SU ZANIOLO E DZEKO “Dzeko e Zaniolo? Partendo da Zaniolo: in lui crediamo, è il presente e il futuro della squadra, ma questo vale anche per tutti gli altri giocatori della rosa. Io ho fiducia in tutti e per questo credo che con il talento che abbiamo in rosa si possa arrivare in alto. Con Dzeko non ho ancora avuto l’opportunità di parlare: voglio che restino qui soltanto i giocatori felici, motivati e che abbiano voglia di combattere per il club e i suoi obiettivi”.

SU PAU LOPEZ“La scelta di Pau Lopez? Stiamo lavorando intensamente per una squadra forte, ma con criterio. Crediamo possa aggiungere qualità alla squadra insieme a Diawara e Spinazzola. Stiamo ponderando le scelte per individuare le scelte che possano rafforza la squadra”.

SU HIGUAIN – “Higuain come profilo giusto? Non è mia intenzione di parlare di giocatori che non sono presenti: voglio solo parlare dei presenti”.

SUI RUOLI DI FLORENZI E PELLEGRINI “I ruoli di Pellegrini e Florenzi? Li conosco molto bene perché li ho affrontati: vedremo, faremo degli esperimenti con calma e potrete poi fare delle valutazioni. Esigerò determinate cose dai miei giocatori, ma anche i giocatori dovranno esigere qualcosa dai compagni di squadra e da se stessi: spero che questo sentimento sia sempre presente”.

SULLO STILE DI GIOCO“Lo stile di gioco? Non è la questione più importante: l’importante è la dinamica della squadra. Le mie squadre si sdoppiano e sono dinamiche: se adesso mi chiedete se i giocatori attuali possano inquadrarsi in questa idea di gioco, la risposta è sì. Per quanto riguarda la fase difensiva dovremo migliorare, ma la squadra non sarà né difensiva né permanentemente difensiva. Ciò che conta veramente è l’intensità: voglio intensità in ogni momento di gioco, pur garantendo solidità difensiva. Non giocheremo tuttavia sempre allo stesso modo: giocheremo strategicamente ogni volta per poter contrastare l’avversario di turno”.

SU PASTORE E PEROTTI“Pastore e Perotti? E’ evidente che se sono qui con noi vuol dire che faccio affidamento in loro: il discorso che ho fatto per Zaniolo vale anche per loro”.

 

 

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