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“Avremmo voluto evitare la decisione di sospendere il ds Petrachi, ma evidentemente è stata inevitabile, essendosi rotto un rapporto fiduciario. Petrachi ha partecipato allo sviluppo del nostro progetto, ma è stato evidente, specie nelle ultime esternazioni pubbliche e private, un disallineamento nella sua percezione dei ruoli e nel rapporto con i vertici della società . In ogni caso, non riguarda assolutamente temi di mercato”. L’amministratore delegato della Roma Guido Fienga affronta in questo modo la delicata questione che riguarda i rapporti tra il club capitolino e il direttore sportivo Gianluca Petrachi, sospeso dopo una serie di dichiarazioni che non sono state gradite dalla società e ormai al passo d’addio. Il CEO giallorosso ha però manifestato grande fiducia nei confronti della squadra nel corso di un’intervista alla Gazzetta dello Sport, sottolineando come la querelle con il ds non debba scalfire la concentrazione dei giocatori, impegnati nel giro di due mesi nel difficile compito di accorciare sull’Atalanta in campionato e, successivamente, in Europa League con l’obiettivo di arrivare fino in fondo: “La concentrazione della squadra resta massima. Posso assicurare che, dall’allenatore ai calciatori, il senso di appartenenza al progetto è veramente forte. Vogliamo entrare in Champions – ha confermato – e vincere l’Europa League, pensiamo solo a questo”.
Fienga viene interrogato anche su temi legati all’imminente sessione di calciomercato: “Puntiamo a conseguire gli obiettivi e trattenere i giocatori che dimostreranno il loro valore, il mercato è legato solo a completare alcune cessioni già impostate. Pellegrini e Zaniolo resteranno? E’ necessario far trovare qui a Nicolò e Lorenzo riscontro alle loro ambizioni – spiega Fienga – questo è il modo più corretto di motivare i nostri giocatori e fargli vedere il futuro sempre alla Roma”. E sulla possibilità di una fumata bianca nella trattativa per la cessione della società da Pallotta a Friedkin: “Il club fa le sue valutazioni, l’eventuale cambio della proprietà – conclude l’ad giallorosso – non ha alcun impatto sulla strategia e sulle modalità di gestione del club”.
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