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“Non riesco a inserire un calciatore in tempi brevissimi”. Con la sincerità che lo contraddistingue, alla vigilia di Lecce-Lazio, Maurizio Sarri chiede pazienza ai suoi nuovi acquisti. Un calciomercato ricco, che rinforza la rosa, ma che per ora lascia inalterato o quasi un undici titolare orfano di Milinkovic-Savic. Non è solo una questione di meccanismi, come detto in conferenza stampa: Rovella è reduce da un problema fisico, l’ex svincolato Kamada viene da un lungo periodo di inattività , mentre solo Isaksen appare brillante. Ma anche l’ex fantasista del Midtjtylland, con Felipe Anderson come maestro, deve imparare quell’universo di movimenti che ha caratterizzato il produttivo tridente laziale. Usa termini diversi, ma la sostanza è la stessa, Josè Mourinho. Ecco quindi che Evan Ndicka, sostituto sul mercato di Roger Ibanez, deve “imparare a giocare con noi”, parola di Special One alla vigilia dell’esordio in campionato contro la Salernitana. Tradotto: sostituire Ibanez è tutto fuorché facile, quindi spazio a Diego Llorente che l’ha già fatto e bene nei primi sei mesi del 2023. L’unico nuovo acquisto certo di giocare titolare contro i granata è Houssem Aouar, arrivato a parametro zero e chiamato a garantire quel carico di fantasia e qualità che mancherà senza gli squalificati Pellegrini e Dybala. Chance a destra per Rasmus Kristensen, in ballottaggio con Celik, mentre Leandro Paredes e Renato Sanches partiranno dalla panchina.
In casa Lazio è la fantasia di Daichi Kamada ad insidiare l’usato sicuro di Matias Vecino al Via del Mare. Le caratteristiche sono diverse. Kamada è un jolly offensivo, più un rimpiazzo di Luis Alberto (diverso anche da lui) che un sostituto naturale di Milinkovic-Savic. “Giocheremo in maniera leggermente diversa”, ammette Sarri. Ecco quindi che serve tempo per l’inserimento, anche se Kamada “è un giocatore fatto” che sa garantire, pur non essendo al meglio, una prestazione di ottimo livello. D’altronde non si parla di meccanismi qualunque. La Lazio ha mantenuto la porta inviolata in 21 match nello scorso campionato; solo due squadre hanno registrato più clean sheet in una singola stagione nella storia della Serie A: la Juventus (tre volte – 2013/14, 2015/16 e 2017/18) e il Milan (1993/94) – tutte a quota 22. Se salta un ingranaggio, può saltare tutto e Sarri questo rischio non lo vuole correre. E in casa giallorossa, nonostante qualche passaggio a vuoto in gare determinanti, non sarà facile sostituire Roger Ibanez, “il più veloce dei nostri difensori, il più affidabile nel pressing alto e il più pericoloso su palla inattiva”, dice Mou. Almeno su quest’ultimo aspetto, Ndicka sembra una sicurezza. In cinque stagioni in Bundesliga (dal 2018/19 al 2022/23) l’ex Eintracht ha preso parte a 17 reti (10 gol e 7 assist) e nessun difensore centrale ha fatto meglio nel periodo preso in esame.
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