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L’ex allenatore della Roma Eusebio Di Francesco ha ricordato l’anno e mezzo vissuto tra alti e bassi alla guida della squadra capitolina, soffermandosi sull’esonero arrivato al termine di una stagione negativa in cui l’eliminazione contro il Porto dalla Champions e contro la Fiorentina col clamoroso 7-1 in Coppa Italia non ha lasciato scampo all’abruzzese. I problemi, però, erano nati con alcune scelte sbagliate in chiave di mercato: “Il calcio è così, legato a episodi: l’esonero con la Roma è stato un insieme di situazioni al di là dei risultati. C’era un po’ di malcontento che ci ha portato a quell’epilogo. È stato un periodo difficile per tutti, se fossimo passati con il Porto non so quale sarebbe stato il mio futuro. Campagna acquisti sbagliata? Sono state fatte delle scelte non corrette, a cominciare da quelle che rimpiango più di tutte, le partenze di Strootman e Nainggolan. Strootman è un giocatore straordinario, con la sua partenza abbiamo perso personalità e lo abbiamo pagato in continuità di risultati. Ho il rimpianto di non aver insistito a farlo restare, ho assecondato la sua decisione. De Rossi? Ha dimostrato un grande attaccamento, è stato uno di quelli che ha chiamato il presidente per evitare il mio esonero”.
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