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Daniele De Rossi è fuori da parecchio tempo per un’infortunio molto complesso e che comporta un recupero lungo e delicato, per non peggiorare le condizioni di un giocatore non più giovane. Il capitano della Roma non riuscirà probabilmente ad esserci sabato sera contro la Juventus, nella sfida che chiude la diciassettesima giornata di Serie A 2018/2019 (calcio d’inizio in programma alle ore 20:30). Il centrocampista ha parlato a Dazn del suo momento e di quello della squadra.
“È l’infortunio più grave della mia carriera – commenta De Rossi -. Si parla di cartilagine, ho subito una lesione grave. Sarebbe gravissimo se si dovesse rompere ancora a 35 anni. Ci vuole tempo, ho ripreso a correre e a calciare ma sono ancora indietro”.
SULLA ROMA – “La squadra è forte, i nuovi che sono arrivati sono forti. L’errore che abbiamo fatto è stato quello di parlare troppo dei giocatori che sono partiti. Il dolore per quelli che sono partiti rimane ancora oggi, ma doveva essere assimilato in maniera più sciolta. A livello di singoli le cose stanno migliorando e si stanno integrando bene”.
SULLA PARTITA CON LA JUVENTUS – “Abbiamo talmente tanta pressione ultimamente che non viviamo bene l’attesa di Juve-Roma. Abbiamo tanti pesi sulla schiena, siamo in un momento delicato perché sappiamo che dobbiamo fare meglio di quello che stiamo facendo. Siamo tutti sotto osservazione, mister compreso, e lo sappiamo. Vogliamo fare una grande partita più per noi che per l’importanza della sfida stessa. Poi se andiamo nel dettaglio sappiamo che le pressioni non sono solo sulla nostra situazione di gioco, ma anche per l’avversario che avremo, il più forte che c’è”.
SUL FUTURO –“Ho questo sogno di fare l’allenatore e se devo pensare a tutte le cose che deve fare un allenatore, la cosa che mi spaventa di più è quella di dover fare 100 interviste a settimana. Mio padre mi dice che fare l’allenatore è bello, ma è un lavoraccio. Lui è un maestro proprio perché non ha avuto mai l’ambizione di diventare il nuovo Guardiola, Sacchi o Mourinho. Da lui posso imparare tante cose, anche come si sta al mondo quotidianamente. Non so se sarò capace ma viaggerò e studierò per imparare”.