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“Serve il coraggio che devono avere i giocatori forti e noi siamo pieni di giocatori forti. Ogni squadra del mondo è battibile e lo è anche l’Inter, che è la squadra più forte del campionato. Si alza il livello rispetto alle ultime tre partite vinte e cambia la metodologia di preparazione alla gara, visto che sfidiamo un’avversaria abituata ad avere la palla e il dominio del gioco. Ma possiamo fare una grande partita”. Lo ha detto il tecnico della Roma, Daniele De Rossi alla vigilia della sfida contro l’Inter all’Olimpico. Sul momento di Romelu Lukaku, fischiato all’andata e pronto ad un nuovo confronto da ex: “Quello che ha fatto col Cagliari mi è piaciuto tantissimo – spiega l’allenatore -. Ha giocato per la squadra, ha fatto partire le azioni più importanti, ha allungato la difesa avversaria e ha tirato 5-6-7 volte in porta. L’emozione saprà gestirla”.
“Io un predestinato? Quando mi hanno mandato via dalla Spal, pochi pensavano che lo fossi e le porte sono rimaste chiuse – ha proseguito – I predestinati per me non esistono, voglio fare questo lavoro e mi sono trovato nel posto dove io sognerei di farlo per tutta la vita. Non penso alle etichette, voglio godermi solo quest’avventura che mi sta piacendo molto”.
“L’assenza al funerale di Losi? Non ho chiesto la data e il luogo. La partita del giorno prima e il post partita mi hanno distratto e ho commesso un errore grave – ha ammesso De Rossi – Non è un errore in malafede, ma mi dà fastidio e mi dispiace non essere andato a salutarlo. So che rapporto c’era tra me e lui. Ho parlato con il figlio, che è stato meraviglioso, e la cosa più importante è stata chiedere scusa a lui”.
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