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“La notizia mi è stata comunicata ieri ma ho 36 anni e l’avevo capito in anticipo. Perché se nessuno ti chiama per mesi, la direzione è quella. Ringrazio la società per l’offerta, Guido, Massara, c’è grande affetto e stima reciproca. Accetto questa decisione e non posso fare diversamente. Ero convinto che saremmo arrivati in Champions e non volevo distrarmi e non ho offerte particolari. Mi sento un calciatore anche se ho problemi fisici, mi farei un torto se dovessi smettere adesso“. Queste le parole di Daniele De Rossi in conferenza stampa al termine di una mattinata iniziata con la comunicazione del mancato rinnovo del contratto e conclusa con le parole del diretto interessato a Trigoria, che lo ha visto crescere, maturare e dare l’addio per un totale di 18 anni di calcio giocato.
La Roma ha deciso di non rinnovare il contratto del suo capitano:Â “Ho cercato di prepararmi all’addio senza immaginarmi come sarebbe stato. Non sarei stato felice nemmeno se avessi deciso io. Non ho rancore verso i dirigenti. Fienga crede che sono un bravo dirigente. Se lo fossi stato, avrei rinnovato il contratto a De Rossi“.
“Ho parlato due o tre volte con Monchi che mi ha rassicurato – ha spiegato De Rossi – E una volta andato via, non ho chiesto niente a nessuno. Anche dopo l’addio di Francesco c’era stata incertezza. Il 27 maggio vado in vacanza, a dicembre sono rimasto a lavorare per il ginocchio. Rimpianti? Ho sempre avuto la sensazione di fare un passo indietro nel momento in cui la squadra sembrava diventare fortissima e vicina a quelle che vincono. L’unica partita che cambierei è Roma-Liverpool“.Â
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