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Dopo una lunga ricerca che ha coinvolto nomi come Paratici, Orta e Boldt, la Roma di Dan Friedkin ha completato la ristrutturazione societaria con il tassello più importante dell’organigramma. Tiago Pinto è il nuovo direttore generale – o general manager, secondo la terminologia usata sul sito – del club giallorosso. “Sono lieto e onorato di entrare a far parte della Roma in un momento così entusiasmante per lo sviluppo del Club”, ha spiegato Pinto ai microfoni del sito ufficiale della società prima di aggiungere. “Lasciare il Benfica è stata una decisione molto difficile, visto quello che abbiamo raggiunto insieme negli ultimi otto anni, ma entrare a far parte di una Roma in fase di rilancio grazie al dinamismo della nuova proprietà è un’opportunità professionale che non potevo rifiutare“, ha concluso.
Il suo profilo rispecchia perfettamente quello tracciato dalla nuova proprietà: giovane (36 anni, un record per il club giallorosso), di caratura internazionale e con grande esperienza in termini di ricerca e scouting. Lo conferma il comunicato del club giallorosso che precisa come il Benfica dal 2017 abbia “ingaggiato calciatori della Primeira Liga, un campionato che ha formato alcuni dei migliori giovani talenti europei, della Liga spagnola, della Serie A brasiliana e della Primera División argentina, campionati che hanno espresso alcuni dei nomi più importanti della Serie A italiana. Nel periodo in cui Pinto ha svolto questo ruolo, il Benfica ha continuato nella lunga tradizione di vivaio di calciatori molti dei quali giocano ora per i più grandi club europei”. Ma alla guida della sezione calcistica del Benfica, Pinto ci è arrivato dopo una lunga trafila.
Laureato all’Università di Porto con una laurea in Pedagogia e un Master in Economia e Risorse Umane, con un passato da blogger critico sulla gestione di Vieira. Ma alla fine lo stesso presidente del Benfica decise di affidargli la divisione multisportiva del Benfica vincendo “oltre 50 titoli nazionali e internazionali in diverse discipline sportive, nel basket, nel futsal (calcio a cinque), nella pallavolo, nella pallamano e nell’hockey a rotelle”, come si legge sul sito. Poi nel 2017 l’assunzione come Director of Professional Football. Tre anni di trofei e successi, tra cui la Primeira Liga portoghese e il Supertaça Cândido de Oliveira. Ora la chiama della Roma che A Bola giudica “irrinunciabile”. Intanto è arrivata anche l’investitura di Boniek, un altro che è stato accostato al club giallorosso per un ruolo dirigenziale: “Buona notizia”, ha scritto l’ex campione giallorosso. L’era Friedkin ora può iniziare davvero.
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