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A quattro anni da quel magico Roma-Barcellona, la squadra di Mourinho batte la Salernitana in rimonta per 2-1 e resta a -5 dalla Juventus quarta in classifica. Di fronte a 64.000 spettatori (dato più alto dal 2001, senza considerare gli addii di Totti e De Rossi), i giallorossi conquistano un successo prezioso per classifica e morale in vista del ritorno contro il Bodo/Glimt. Senza Pellegrini (squalificato), Mou schiera Felix in attacco con Abraham, mentre c’è spazio per El Shaarawy sulla fascia. La folla è calorosa, ma a festeggiare per primo è lo spicchio riservato ai tifosi granata. Rui Patricio respinge prima una conclusione di Ederson, poi però non può nulla su un gran tiro dalla distanza di Radovanovic che buca la barriera su calcio di punizione e fulmina l’estremo difensore giallorosso. Poi due episodi da moviola: Obi su Mkhitaryan è da rigore, ma non per Volpi e nemmeno per il var Mazzoleni. Poi Gyomber stende Felix, l’arbitro assegna il rigore ma cancella la decisione e concede solo la punizione.
La prima chance della ripresa è della Salernitana ma Coulibaly manda alto in contropiede. Per la Roma c’è subito in campo Zaniolo, che va vicino al gol in un paio di occasioni. La Salernitana spreca ancora con Kastanos il gol del possibile 2-0, Rui Patricio dice no e concede alla Roma un finale rovente e da rimonta. Carles Perez rileva Afena-Gyan e con un sinistro a giro telecomandato manda il pallone dove Sepe non può arrivare e sigla il gol del pareggio. Poi nel finale c’è l’arma preferita. E il ventiduesimo gol da calcio piazzato lo sigla Chris Smalling. La Roma si riporta sopra la Lazio e a -5 dalla Juventus.
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