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“L’accusa di alterazione del risultato sportivo è infondata e palesemente estranea ai capi di incolpazione”. E’ questo uno dei passaggi del ricorso presentato dalla Juventus al Collegio di Garanzia dello Sport, contenuto nel faldone di 99 pagine di cui l’Ansa ha preso visione: “La condanna si lega a un’infrazione mai contestata ed è infondata in quanto le plusvalenze da operazioni cosiddette incrociate comportamento un beneficio di tipo meramente finanziario ma non producono alcuna liquidità , utilizzabile ad esempio in una campagna acquisti”.
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