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Il campionato di Serie A è sempre più nel caos. Dopo l’annuncio del nuovo Dpcm che vieta almeno sino al 18 maggio gli allenamenti degli sport di squadra la ripresa del campionato si fa sempre più difficile, anche perché qualora si dovesse riprendere il 18 maggio bisognerà farlo rispettando tutte le misure di sicurezza. E quindi no a contrasti, no a partitelle. Insomma un vero e proprio delirio. Portare a termine le 124 partite che mancano, dodici giornate più quattro recuperi, entro il 2 agosto è un’impresa titanica. Ed è per questo, secondo quanto riportato da Repubblica, che il numero di squadre contrarie alla ripresa si sarebbe fatto sempre più folto compreso anche qualche squadra di alto rango che, per ora, non parla ma sta prendendo sempre più coscienza che la ripresa non conviene. Meglio pensare direttamente alla prossima stagione: in tutto questo la situazione è sempre più incerta, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, spinge per la ripresa anche per evitare tutta una serie di contenziosi che sicuramente sarebbero all’ordine del giorno qualora il Consiglio Federale dovesse stilare le classifiche a tavolino. “Il protocollo della Figc è stato giudicato insufficiente dalla Comitato tecnico scientifico”, ha annunciato ieri sera il ministro Spadafora. L’ennesima doccia gelata per un’estate che si prospetta bollente.
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