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Durante il primo anno di Antonio Conte, Ivan Perisic ha chiesto di andar via perché non accettava l’idea di giocare a tutta fascia nel 3-5-2, marchio di fabbrica del tecnico pugliese. La nuova veste tattica non caricava il mancino croato che ottenne la possibilità di andare in prestito al Bayern Monaco dove vinse tutto con un ruolo però da comprimario.
La stagione successiva Conte riprovò nell’impresa convinto che schierando Perisic a sinistra nel 3-5-2 poteva portare un upgrade importante per le prestazioni dei suoi. Come spesso accade, l’attuale tecnico del Tottenham ci aveva visto lungo e il 2021 del mancino di Spalato è stato un crescendo rossiniano. Già dalla partita di gennaio in casa contro la Juventus, dominata da Handanovic e compagni, si era visto come un “motore” del genere, abbinato a qualità tecnico-tattiche indiscutibili migliorava una squadra che forse in quella zona di campo aveva l’unico vero “buco”.
Dopo la cavalcata vincente che ha portato l’Inter a trionfare in Italia dopo undici anni, le cose sono addirittura migliorate con Simone Inzaghi che ha visto in Perisic uno degli elementi chiave della sua nuova squadra. Il croato sta rispondendo presente a suon di gol, già 3, prestazioni e assist, ma dietro l’angolo c’è un contratto in scadenza a fine 2022. Per la dirigenza interista il matrimonio sembra destinato a volgere al termine visto l’importante ingaggio richiesto e la carta d’identità del ragazzo, classe 1989. Tuttavia Inzaghi, da sempre un suo estimatore ha richiesto a gran voce il rinnovo per una telenovela solamente alle prime puntate.
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