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Vuoi per una lotta Scudetto che non è mai entrata davvero nel vivo nel 2021, Lazio-Torino è stata una delle sfide che hanno infiammato più gli animi in questa stagione. Strascichi, attriti che si sono trascinati anche in tribunale e che stasera troveranno finalmente fine con un recupero della venticinquesima giornata che ha un significato diverso per le due squadre. Lotito contro Cairo, una rivalità che nel corso dell’anno si è fatta sentire più volte, fino allo scontro sul rinvio della partita per i tanti casi di Covid nello spogliatoio granata. E tra dibattiti su ‘giorno zero’, Asl e protocolli, ecco il campo che emetterà la sua sentenza. La Lazio non ha più obiettivi, se non onorare il campionato e fare un ‘favore’ al fratello di Simone Inzaghi, Filippo, tecnico del Benevento. La lotta salvezza è ormai una corsa a due con i sanniti che sperano in un passo falso dei granata in casa biancoceleste: a Nicola basta un punto, in caso di sconfitta il verdetto sarà rimandato allo scontro diretto di domenica. Scenario tutto fuorché scontato considerando il momento che sta vivendo il Torino: undici gol incassati, uno fatto nelle ultime due partite. Ma soprattutto un crollo che sembra essere anche sul piano mentale: dopo il 7-0 con l’Atalanta del 2019, il Torino cadde anche col Lecce per 4-0.
Un film già visto ma all’epoca era gennaio, ora è maggio e di tempo non ce n’è. Serve una scossa e deve darla il leader, Andrea Belotti, che stasera si ritroverà faccia a faccia col collega Ciro Immobile per una sfida nella sfida in ottica Europei. Una motivazione in più, tra le tante, per una salvezza che si è complicata. Due soli gol per Belotti nelle ultime tredici partite giocate. Ma il problema non è solo l’attacco. Era dalla stagione 1950/51 che il Torino non incassava tante reti: 69 a fine torneo. Ora Nkoulou e compagni sono già a 68 subiti con due partite da giocare e un tabù da sfatare. Il Torino non ha infatti vinto alcuna delle ultime cinque sfide contro formazioni neopromosse in Serie A. Ma prima di pensare al Benevento, c’è la Lazio. Servirà un’impresa per scalare Immobile e compagni. E anche il patto tra fratelli degli Inzaghi.
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