Entrambe a 28 punti, una però reduce da un ottavo posto in campionato, l’altra con il tricolore sul petto. Eppure, in pochi mesi sembra essersi annullata la distanza siderale di un anno fa, ed è merito di Palladino e del suo lavoro incredibile, con una striscia di vittorie di fila clamorosa e giocatori che paiono essere rinati: è così che al Franchi, allo scontro diretto, la Fiorentina ci arriva appaiata a una Inter che, al di là di qualche balbettamento di troppo nelle fasi iniziali, dopo il derby perso ha svoltato con una serie di vittorie di cinismo e consapevolezza, e tenendo spesso la porta inviolata. Le cose vanno bene anche in Europa per tutte e due, con la Fiorentina già sicura di continuare il cammino in Conference e l’Inter che è seconda in Champions e molto vicina a giocare direttamente gli ottavi. Insomma, il morale è a mille e quello di stasera sembra proprio essere uno snodo importante per scoprire qualcosa in più della lotta scudetto e dei rapporti di forza. La sorpresa meravigliosa contro la solida realtà, entrambe vogliono recitare a lungo il ruolo di anti Napoli, solo che Inzaghi è obbligato essendo campione in carica, mentre i gigliati vogliono vivere questo sogno più a lungo possibile, ma coi piedi per terra.
La classifica dice che Kean e compagni non hanno nulla da perdere e la possibilità di centrare l’ottava vittoria consecutiva in campionato, peraltro qualcosa accaduto una sola volta nella storia del club oltre sessant’anni fa, la si culla anche grazie alle prestazioni, non soltanto al filotto dei risultati. Che però sorridono anche ai nerazzurri, che hanno raddrizzato definitivamente la rotta e adesso vogliono riprendersi il prima possibile la vetta a suon di vittorie. Insomma, lo scoglio forse più duro per l’Inter fin qui, visto lo stato psicofisico dell’avversaria, una vera e propria grande: ed è proprio nei big match che l’Inter non ha convinto. Con la Fiorentina ecco la grande occasione di rompere anche questo mezzo tabù. Non sarà però affatto facile e il Franchi sogna una serata storica.