Sciupona, poco concreta, ma spettacolare e con un carattere almeno pari al carico di occasioni sprecate. La Fiorentina gioca forse la sua miglior prestazione stagionale, ma deve soffrire e rimontare fino al 2-1 definitivo per avere la meglio di una Lazio che calcia nello specchio una sola volta, quella del gol del momentaneo vantaggio biancoceleste. La squadra di Vincenzo Italiano si ritrova sotto nel punteggio, colpisce quattro pali, sbaglia un rigore, ma trova la forza di costruire con pazienza la gara che aveva preparato. Poche indicazioni positive invece per Maurizio Sarri, che subisce il sorpasso del collega viola (41 punti contro 40) e deve preparare ora il big match casalingo contro il Milan. A questo punto, in attesa del valzer estivo delle panchine, viene da chiedersi dove può arrivare la Fiorentina con un po’ di concretezza in più sotto porta visto che i numeri della partita sono eloquenti: 22 tiri contro 5; zero conclusioni dalla distanza concesse ai biancocelesti, mentre i passaggi riusciti sulla trequarti sono più del doppio di quelli della Lazio (84 contro 41).
Al Franchi Italiano schiera una formazione ultra offensiva. A centrocampo linea mediana leggera con Arthur e Bonaventura, mentre sulla trequarti tocca a Nico Gonzalez, Beltran e Sottil a supporto del centravanti Belotti. La prima occasione da gol si registra al 18′. Nico Gonzalez ha la palla dell’1-0, ma Provedel devia sul palo il suo diagonale e sul tap in di Bonaventura c’è il salvataggio incredibile di Casale. È il primo di tre legni nel primo tempo per i viola. Al 23′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Biraghi, Belotti svetta più in alto di tutti e colpisce il palo alla destra di Provedel. Al 41′ invece è sempre il capitano dei padroni di casa ad incaricarsi del corner: Nico Gonzalez spizza leggermente di testa e coglie il sedicesimo legno della stagione della Fiorentina in Serie A. Alla Lazio invece basta un’azione ben orchestrata per passare in vantaggio. Guendouzi imbuca in area per Luis Alberto che aggancia e supera Terracciano sul primo palo.
Nella ripresa la Fiorentina continua a dominare il gioco e a rendersi pericolosa. Un siluro di Nico Gonzalez di poco alto inaugura la serie di occasioni dei viola, che si riaffacciano dalle parti di Provedel con un colpo di testa di Ranieri da corner. La maledizione gol della Fiorentina si infrange al 61′. Fa tutto o quasi Kayode. È lui ad intercettare un passaggio e a rilanciarsi in attacco. Belotti – migliore in campo – si libera nello spazio e crossa, Kayode colpisce di prima intenzione e con l’aiuto della traversa firma l’1-1. Il conto dei pali però non è finito e la serata del Franchi si arricchisce di un calcio di rigore sbagliato. Belotti si gira in area e viene sgambettato da Casale, Guida indica il dischetto e dagli undici metri Nico Gonzalez colpisce il palo con la solita rincorsa già fatale contro l’Inter. Questa Fiorentina è sciupona, ma ha un carattere enorme. E anche dopo la mazzata del penalty sbagliato, sa reagire. È proprio Nico Gonzalez a suonare la carica con un dribbling di forza e qualità . La conclusione al 69′ di Beltran è letta male da Provedel, Bonaventura si fionda sulla respinta e deposita in rete. Più Lazio nel finale con gli ingressi di Castellanos e Pedro. Ma l’assedio biancoceleste non va oltre un tiro alto dell’altro neo entrato, Vecino. La Fiorentina fa festa e scaccia la crisi. La Lazio, dopo la vittoria sul Torino, manca l’appuntamento con la continuità .