
Logo Champions League - Foto Roberto Tommasini / IPA Sport / IPA
La lotta per la Champions League entra sempre più nel vivo. Con la splendida vittoria della Fiorentina di Raffaele Palladino contro l’Inter di Simone Inzaghi, nella prosecuzione del match valevole per la quattordicesima giornata, la classifica si delinea sempre più. La quota del quarto, e anche del quinto posto al momento, è 42 punti dopo 23 giornate. Andiamo a fare un po’ di previsioni e andiamo a vedere chi può sperare di partecipare alla prossima Champions League.
LA CLASSIFICA DOPO 23 GIORNATE
- Napoli 54
- Inter 51
- Atalanta 47
- Fiorentina 42
- Lazio 42
- Juventus 40
- Bologna 37*
- Milan 35**una partita in meno
INCOGNITA RANKING UEFA
Partiamo da un fatto: l’Italia, ad oggi, non sa se il prossimo anno porterà quattro o cinque squadre in Champions League. Questo perché la situazione del ranking Uefa è molto incerta: l’Inghilterra vola ed è praticamente imprendibile per tutte, ma il secondo posto è affare a due tra Italia e Spagna con questi ultimi che rincorrono l’Italia e la vedono da vicina (17,312 vs 17,178). Molto dunque dipenderà dal cammino delle sette italiane rimaste in Europa: Inter, Atalanta, Juventus e Milan in Champions League, Lazio e Roma in Europa League e Fiorentina in Conference League. Detto ciò tre posti sembrano indirizzati: Napoli, Inter e Atalanta hanno punti di vantaggio e tutto fa presagire che riusciranno a staccare il pass per la prossima Champions League. Rimane quindi o uno o due posti da assegnare. E sarà bagarre vera.
QUOTA CHAMPIONS, QUANTI PUNTI SERVIRANNO?
Ad oggi, come dicevamo in precedenza, il quarto ed il quinto posto è occupato rispettivamente da Fiorentina e Lazio che sono appaiate a 42 punti. Dunque il calcolo è presto fatto: 42 diviso 23 (le partite giocate sin qui) fa 1,82 punti a partita che moltiplicato per 38 ci dà questo numero magico, 69,40. Dunque con il passo delle prime 23 giornate serviranno 70 punti per entrare tra le prime quattro e, chi lo sa, tra le prime cinque. Lo scorso anno l’Atalanta arrivò quarta con 69 punti, il Bologna quinto con 68. Siamo esattamente in media.
GLI SCONTRI DIRETTI DECISIVI
In queste ultime quindici partite di campionato ci sono tantissimi scontri diretti e saranno, ovviamente decisivi. Non solo perché banalmente una partita tra due dirette concorrenti sposta sei punti, ma anche perché – in caso di arrivo a pari punti – a contare sarà proprio lo scontro diretto. Finisse oggi il campionato, infatti, la Fiorentina sarebbe davanti alla Lazio per gli scontri diretti favorevoli (2-1 al Franchi e 1-2 all’Olimpico). Il Milan, che ha una partita in meno e la recupererà a fine febbraio in quel di Bologna in uno scontro diretto, sa già che non può arrivare a pari punti con la Juventus in quanto ha gli scontri diretti a sfavore (0-0 a San Siro, 2-0 allo Stadium). I ragazzi di Thiago Motta dovranno affrontare, nel girone di ritorno, tutte le sfide decisive in trasferta: a Firenze, a Roma con la Lazio, a Bologna. E saranno partite pesantissime. La lunga volata è cominciata: occhio al numero 70 ed al ranking Uefa, non si può più scherzare.