Come direbbe Daniele De Rossi (che per la prima volta non ha parlato in conferenza stampa alla vigilia) è una partita dalle mille sfide al suo interno. Il big match della ventottesima giornata di Serie A tra Fiorentina e Roma è indecifrabile, un po’ perché entrambe le squadre sono reduci dalle fatiche europee e un po’ perché l’arrivo sulla panchina giallorossa dell’ex numero 16 ha praticamente mischiato tutte le carte di chi vorrebbe indovinare un piano di gioco di Dybala e compagni. Alla vigilia della vittoria per 4-0 contro il Brighton, De Rossi aveva detto che sarebbe stato necessario interpretare diverse fasi di gioco, quelle con il possesso a favore dei giallorossi e quelle di dominio territoriale degli inglesi. La Roma lo ha fatto benissimo, trovando varchi palla al piede e mostrando una pressione altissima con coraggiosi uno contro uno difensivi. Ora ad attendere i giallorossi al Franchi sarà una squadra che in questo è maestra. La Fiorentina ha registrato più recuperi offensivi di tutti in questa Serie A (247), quasi 100 più della formazione giallorossa, che in questo aspetto del gioco ha il peggior dato della metà alta della classifica, come si legge negli insights della Lega Serie A. La Roma vista contro il Brighton però è una squadra aggressiva, in piena rottura con il passato, che ha l’audacia e l’ambizione di provare a gestire i duelli uomo contro uomo. La prestazione di giovedì scorso contro gli uomini di De Zerbi è stata perfetta o quasi, a partire dai singoli.
Ma la settimana che viene pone due interrogativi: quale sarà l’atteggiamento della Roma contro una Fiorentina abituata (come il Brighton del resto) a palleggiare nella metà campo avversaria? E quale sarà la Roma chiamata a difendere un 4-0 in Inghilterra giovedì prossimo? De Rossi per ora si limita a rispondere (non in conferenza) al primo interrogativo. Se venisse confermata la difesa a 4, Ndicka potrebbe riposare e al suo posto potrebbe toccare a Llorente al fianco di Mancini. Celik, dopo le ottime prove contro Monza e Brighton, si è preso la la fascia destra, mentre il dubbio più grande è a sinistra. Spinazzola ha giocato 82 minuti contro gli inglesi, ma Angelino con i suoi 171cm di altezza non è uno specialista del gioco aereo e da quella parte c’è Nico Gonzalez, che di testa (pur non essendo altissimo) è un maestro. Inoltre, i numeri sono impietosi: la Fiorentina è la squadra che ha segnato più gol di testa in questa Serie A (11), mentre la Roma è quella che in percentuale ha subìto più reti nel gioco aereo nel torneo in corso: il 27%, nove su 33. Ecco perché non è escluso di vedere contemporaneamente in campo Mancini, Llorente e Ndicka (Smalling è invece ai box). A centrocampo gli intoccabili sono Cristante, Paredes e Pellegrini, con buona pace di chi scalpita nelle retrovie come Bove e Aouar. Da valutare la presenza di El Shaarawy dal 1′, mentre per Dybala e Lukaku la maglia è già pronta. La Fiorentina deve fare un cambio obbligato: Beltran è squalificato, al suo posto si scalda Barak. A protezione di Terracciano, ci sono Kayode, Milenkovic, Ranieri e Biraghi. A centrocampo confermati Arthur e Bonaventura. Nico Gonzalez e Ikone sulle fasce a sostegno dell’ex Belotti. È il ‘Gallo’ uno dei protagonisti più attesi in una sfida ricca di sottotrame.