[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
“La frase su Lulic? Era solo una battuta, un modo di dire in un contesto scherzoso. Volevo soltanto sottolineare la prestazione di un manovale del calcio rispetto a tutti gli altri architetti che c’erano in campo. Chi mi conosce, sa che non mento. Ripeto, era un modo di dire. Con il pluripallone d’Oro Ronaldo in campo, diventa decisivo un calciatore come Lulic. A me aveva fatto sorridere questa cosa e mi sono espresso così“. Queste le parole di Roberto Pruzzo ai microfoni de ‘Il Messaggero’ sul suo intervento ai microfoni di Radio Radio nel corso del quale aveva definito un “idolo” Senad Lulic, autore del gol vittoria della Lazio contro la Roma in finale di Coppa Italia nel 2013 e tra gli eroi della recente Supercoppa Italiana vinta contro la Juventus.
Una ‘gaffe’ che ha fatto infuriare i tifosi giallorossi al punto da spingerli a chiedere la rimozione del nome di Pruzzo dalla Hall of Fame: “Sto vivendo malissimo questa situazione – ha spiegato il ‘Bomber’ ai microfoni di Centro Suono Sport – Sono arrivato a Roma nel ’78, e da quel giorno sono abituato ad avere l’affetto di tutti i tifosi della Roma, questa situazione mi fa stare male“. E c’è spazio anche per la voce rotta dall’emozione: “Mai e poi mai avrei voluto fare del ‘male’ ai tifosi della Roma. Io non sapevo di questa situazione, non mi ricordo neanche i gol che ho fatto io per dire. La mia frase era una cazzata buttata lì, non volevo ferire nessuno. Io non dormo da giorni, ci sto male…”. Subito dopo sono arrivate decine di telefonate dei tifosi a sostegno dell’indimenticabile numero 9. Insomma, è pace fatta.
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]