Provate a fermarli. Non ci riesce l’Udinese, così come non c’erano riusciti Venezia, Genoa e Juventus. Il Napoli vola in testa alla classifica e lo fa in solitaria, ritrovandosi davanti a tutte senza coabitazioni per la prima volta negli ultimi tre anni e mezzo. L’ultima volta con Sarri poco prima del disastro finale con lo scudetto perso nell’albergo a Firenze, il tutto per arrivare a un altro tecnico toscano dal grande palmares e dall’ottima credibilità, al comando dell’unica squadra a punteggio pieno della Serie A.
Anche alla Dacia Arena è show azzurro e non si sente la stanchezza del post Europa League. Anzi, probabilmente l’incredibile pareggio in rimonta targato Osimhen a Leicester ha galvanizzato una squadra che parte così fortissimo anche in casa dei friulani. Ed è proprio l’attaccante nigeriano a firmare l’1-0, scippando però della paternità del gol Lorenzo Insigne che aveva superato in pallonetto Silvestri e che stava per esultare. La zampata finale è del bomber azzurro, si tratta dell’unico gol architettato dagli attaccanti più rappresentativi perché poi tocca ai difensori fare la parte del leone, prima con Rrahmani su assist di Koulibaly, poi col senegalese che si mette in proprio e segna per la seconda partita consecutiva. Nel frattempo, dominio del possesso e tanta personalità in tutte le zone del campo, altre occasioni degne di nota e zero tiri in porta per larghissimi tratti da parte dei bianconeri di Gotti, oggi irriconoscibili. Nel finale entra Lozano e trova il gol che vale il poker e un po’ di tranquillità psicologica per il messicano. Si chiude così una partita senza storia e – a proposito di storia – si apre un altro capitolo, quello che vede gli azzurri in testa al campionato e in solitaria. E’ già una piccola mini-fuga.