Serie A

Processo a ultrà Genoa, Cataldi precisa: “Non ho minimizzato l’episodio in cui è stata coinvolta mia moglie”

Danilo Cataldi, Lazio - Foto Antonio Fraioli

Gli articoli e le notizie pubblicate in serata sul mio conto riportano ricostruzioni parziali, strumentali e sensazionalistiche, oltre che lesive della mia persona, relativamente ad una vicenda, accaduta nel 2017 dopo una partita di calcio e che oggi mi vede come testimone di un processo penale. Per chiarezza: non ho minimizzato l’episodio in cui è stata coinvolta mia moglie, la persona che amo e stimo di più al mondo”. Lo ha scritto in una storia su Instagram il centrocampista della Lazio, ed ex Genoa, Danilo Cataldi, sentito a Genova come testimone al processo a 15 ultrà rossoblù per i ricatti alla società, in relazione all’episodio di un calcio sferrato da un tifoso alla moglie del calciatore. “Far passare un messaggio diverso è quanto di più offensivo e diffamatorio nei miei confronti, soprattutto in una vicenda del genere – si legge nel post – Credo fermamente nella giustizia e anche per questo mi riservo di agire in ogni sede per tutelare la nostra famiglia”.

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