[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
Entra nel vivo il processo per il caso che riguarda le presunte plusvalenze fittizie contestate a Juventus, Sampdoria, Napoli, Genoa, Empoli, Pro Vercelli, Parma, Pisa, Empoli, Chievo Verona, Novara e Pescara. Quest’oggi il procuratore della Figc, Giuseppe Chiné, ha formulato le proprie richieste e si è limitato a chiedere multe più o meno pesanti (dagli 800.000 euro alla Juve agli ottomila per il Novara) e inibizioni per presidenti e dirigenti coinvolti. A questo punto, come da scaletta il Tribunale Federale Nazionale continuerà a sentire le parti in causa giovedì e venerdì, quindi arriverà la sentenza, venerdì stesso o più probabilmente martedì dopo le vacanze pasquali. Una volta arrivate le sentenze, i club potranno scegliere di presentare ricorso alla Corte d’Appello Figc, che si pronuncerà comunque entro la fine del campionato. In ultima istanza, le società potranno presentare ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport.
I club, lo ricordiamo, sono stati deferiti a titolo di responsabilità propria, ai sensi dell’articolo 31 comma 1 del codice di giustizia sportiva, “per avere contabilizzato nelle relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti dai principi contabili in misura tale da incidere significativamente, per alcune delle predette società , sui requisiti federali per il rilascio della licenza nazionale, violando in tal modo anche l’articolo 31 comma 2 del codice di giustizia sportiva. Gli stessi club sono stati deferiti a titolo di responsabilità diretta (art. 6, comma 1) per gli atti e comportamenti posti in essere da propri soggetti apicali dotati di potere di rappresentanza e per responsabilità oggettiva (art 6, comma 2) per gli atti e comportamenti posti in essere da soggetti apicali non dotati di poteri di rappresentanza”.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]