Serie A

Primi incontri per la riforma campionati: la A resta a 20 squadre, ipotesi accorpamento B e C

Pallone Serie A
Pallone Serie A - Foto LiveMedia/Alessio Marini

Il 2024 sarà l’anno della riforma, ha promesso il presidente Figc Gabriele Gravina. E un incontro di due ore ha permesso alle parti di raccogliere prime idee ed esigenze. Come riporta la Gazzetta dello Sport, non è in discussione il numero delle squadre di Serie A. Il parere dei club è unanime: si resta a venti club. Casini ha subito confermato: “Il tema del numero dei club esiste ma non ci riguarda, ed è un nostro diritto decidere quante squadre fanno parte del campionato”. Gravina ha accolto il punto di vista delle società, ma avrebbe anche suggerito un’ipotesi: per la terz’ultima di A niente retrocessione diretta ma uno spareggio con la terza classificata in B, con la conseguenza di una diversa suddivisione della mutualità. Totale condivisione, secondo il quotidiano, anche sulla necessità di mantenere il “diritto d’intesa” rispetto alle riforme federali. Esiste poi la volontà di estendere il peso del massimo campionato in termini di governance, alla luce della suddivisione all’interno del Consiglio Federale che attribuisce oggi soltanto il 12% dei voti alla Lega A. L’altra ipotesi poi sarebbe quella di unire in una sola Lega, B e C. 

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