Serie A

Presidente Osservatorio Nazionale: “36 feriti non sono sopportabili, gare a porte chiuse per dare un segnale”

Stadio Luigi Ferraris - Foto di Andre86 CC0 1.0

Paolo Cortis, presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, ha parlato a La Gazzetta dello Sport a margine degli scontri post derby Genoa-Sampdoria: “Avevamo attribuito alla partita il rischio 4, ovvero il più alto. Eravamo consapevoli che sarebbe stata una situazione esplosiva, perciò avevamo disposto importanti rinforzi di polizia. La speranza era quella di evitare grandi problemi, invece il bilancio di 36 feriti è pesantissimo. Quando si parla di ultras di questo livello si tratta solo di avere a che fare con violenti in cui la componente sportiva è veramente minima“.

L’uomo ha poi aggiunto: “Solitamente le gare a porte chiuse si evitano per non trovarsi davanti a situazioni peggiori, ma in questo caso c’è una forte volontà di dare un segnale, anche a costo di dover risolvere qualche problema al di fuori dello stadio. 36 feriti non sono sopportabili, purtroppo le forze di polizia fungono ormai da scudo umano“. Infine, Cortis ha concluso: “Ne abbiamo avuti di episodi difficili, stavolta si è andati oltre. Tutto nasce dal 5 maggio, con gli scontri tra i sampdoriani e alcuni ultras genoani con la sottrazione dei vessilli: sono onte che gli ultras non sopportano“.

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