“La ripresa degli allenamenti delle squadre di calcio? Forse a Pasqua“. Queste le parole di Maurizio Casasco, presidente della Federazione europa medici dello sport e di quella italiana. Ai microfoni di Sport Mediaset XXL, il presidente ha spiegato che non è pensabile che i giocatori possano tornare ad allenarsi molto presto: “È come per le aziende dove i dipendenti erano messi a un metro di distanza l’uno dall’altro e ora sono state chiuse. In un momento in cui il governo decide di chiudere tutte le attività produttive del Paese, tutti devono fare un passo indietro, serve una responsabilità collettiva. Viviamo un’emergenza sanitaria e la salute viene al primo posto. Gli allenamenti possono riprendere solo quando il Paese può essere messo in sicurezza. Si parla di inizio maggio per la ripresa del campionato, penso che si possa spostare di qualche settimana e quindi ricominciare gli allenamenti a Pasqua”.
Casasco ribadisce il suo pensiero anche ai microfoni di RadioUno: “Io mi stupisco come in questo momento non si parli di quando riaprono le industrie o i ristoranti e si parli del calcio e dei suoi problemi. Atalanta-Valencia acceleratore del contagio? E’ stata una situazione al pari degli agglomerati nei supermercati o nelle aziende. In quel momento è stata fatta quella scelta, oggi tutti dobbiamo fare un passo indietro: o siamo italiani e una volta per tutte abbiamo la capacità di unirci, o non capiamo il problema del Paese”. Inoltre, il presidente dei medici dello sport ha voluto spendere delle parole anche riguardo i runner e ha evidenziato: “La corsa è una possibilità di aggregazione. Il sistema sanitario a Brescia e in Lombardia è alcollasso e abbiamo bisogno di togliere questo collasso diminuendo i contagi. Se i grandi atleti si allenano in casa in questo periodo, non si capisce perché non possano farlo tutti. Si può fare attività fisica anche in casa, che sia sulle scale o sul pavimento, è anche una buona abitudine per il dopo”.